MILANO – “Trenord è il Titanic della Lombardia, doveva essere un modello vincente da esportare in tutte le regioni, ha distrutto il trasporto pubblico in Lombardia. Formigoni e Cattaneo peggio di così non potevano fare. Ovviamente attendiamo di leggere il piano nero su bianco, sulla gestione separata sono molti i dubbi del M5S e non vorremmo si rivelasse una soluzione tampone. Il trasporto lombardo merita soluzioni strutturate di lungo periodo”. Così si esprime il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle riguardo al futuro della gestione ferroviaria in Lombardia dopo le dichiarazioni del Governatore Attilio Fontana. “Al momento – spiegano gli esponenti pentastellati – non è chiaro come si spartiranno servizi e tratte Trenitalia e FS e ci preoccupa il futuro dei lavoratori di Trenord”.
“Con la separazione viene meno anche il presunto investimento della Lombardia in 160 nuovi treni – affermano i consiglieri del Movimento 5 Stelle -, un investimento-propaganda di Maroni a cui non credevamo perché non aveva coperture a bilancio. Non è per nulla chiaro come farà FS a rinnovare in poco tempo una flotta colabrodo che ha oltre 40 anni e che già ora, garantisce ai pendolari solo disservizi, cancellazioni e ritardi”.
“Fulcro dell’azione di Governo di Fontana – conclude il consigliere regionale Simone Verni – deve essere l’interesse dei pendolari e dei viaggiatori e il rilancio del trasporto pubblico in Lombardia. Formigoni prima e Maroni poi, non hanno cavato un treno dal buco e a pagare per avere un servizio da quarto mondo sono stati o lombardi”.