SEVESO – Le vicende della nuova maggioranza che amministra la città, tra sorprese, mezze smentite, dichiarazioni e dubbi, ormai sono ben note ai cittadini. Ma dalla seduta di insediamento del Consiglio comunale, che si è svolta nella serata di ieri, lunedì 16 luglio nell’auditorium della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, molti si pongono una domanda: ora è spaccata anche l’opposizione?
Il riferimento, naturalmente, non è alle varie liste che si sono presentate avversarie tra loro alle elezioni (il Movimento 5 Stelle di Antonio Cantore e la lista civica “MuoviAmo Seveso” di Clemente Galbiati), bensì a quel centrosinistra che, fino al 24 giugno, ha governato la città. Perché nella prima seduta l’ex sindaco Paolo Butti ha preso le distanze dal Partito Democratico decidendo di costituire un altro gruppo consiliare.
In sostanza l’ex maggioranza di centrosinistra, ora all’opposizione, può contare per quanto riguarda il Pd solo su Anita Argiuolo ed Ersilia Cappelletti. Il sindaco uscente ha deciso di andare avanti da solo con il gruppo “Paolo Butti sindaco”, così come consentito dal Regolamento del Consiglio comunale.
La scelta è singolare. Di solito il sindaco sconfitto alle elezioni diventa capogruppo della forza politica (o lista civica) da cui proviene. In questo caso nessun dubbio sul fatto che Butti provenga politicamente dal Partito Democratico, che l’ha spinto nel 2013 (col sostegno di “Impegno e servizio”) fino alla poltrona più importante della città.
Ora in Consiglio comuanale quel centrosinistra è diviso in due, con due capigruppo distinti. Le due esponenti del Pd saranno chiamate a rendere conto del loro operato non solo davanti ai cittadini, ma anche nel circolo cittadino del Partito Democratico. Butti, invece, a tutti gli effetti è battitore libero. Con un gruppo consiliare tutto suo, non è nemmeno tenuto a confrontarsi con il Pd come ha fatto negli ultimi cinque anni. La domanda è lecita: dopo la coalizione di centrodestra si è spaccato anche il centrosinistra?
Gualfrido Galimberti