Associazioni e istituzioni uniti nella lotta contro il cancro. Al Pirellone è rinato l’intergruppo consiliare regionale per la tutela dei pazienti oncologici.
Il nuovo gruppo è stato presentato nei giorni scorsi al Pirellone, è formato da rappresentanti di maggioranza e di minoranza, e nasce dal progetto nazionale “La salute: un bene da difendere un diritto da promuovere” istituto nel 2014 su iniziativa di “Salute Donna Onlus” insieme a venti associazioni di pazienti oncologici ed ematologici con l’obiettivo di chiedere alle istituzioni (nazionali e locali) un impegno legislativo concreto a tutela delle persone che stanno attraversando il tunnel della malattia oncologica.
Durante la legislatura di Roberto Maroni, l’intergruppo consiliare lombardo attraverso l’approvazione di due mozioni in Consiglio regionale, era riuscito a estendere i criteri di eleggibilità per l’esenzione dal ticket per le donne con mutazione genetica Brca1 e Brca2, e a costituire un Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) specifico per i bisogni delle pazienti con tumore al seno metastatico.
Un intergruppo che anche ora, sotto la nuova legislatura guidata da Attilio Fontana, intende portare avanti le istanze e i bisogni dei malati oncologici, confrontandosi al tavolo dei lavori direttamente con le associazioni dei pazienti. Tra gli impegni che l’intergruppo porterà avanti l’adozione di Pdta per le varie forme di cancro, la valorizzazione della psico-oncologia, il rilancio del programma di comunicazione sulla prevenzione “Guadagnare Salute” e la lotta alle fake news, grandi nemiche dei medici e della medicina.
Un programma importante e impegnativo per la Lombardia dove il numero dei malati di cancro è molto elevato: sono oltre 564mila le persone vive dopo una diagnosi di cancro (e quindi bisognose di cure e di adeguati percorsi terapeutici) e il numero stimato di nuove diagnose nel 2017 è di 63mila.
In ogni famiglia, come è emerso durante la conferenza stampa di presentazione dell’intergruppo, c’è almeno un caso di persona che ha vissuto o sta vivendo con il cancro. Con il dramma, non solo di affrontare la malattia, ma anche quelle conseguenze sociali e familiari che la diagnosi crea.
Un progetto nel quale Anna Mancuso, presidente di “Salute Donna Onlus” e promotrice del manifesto, crede fortemente. “Sono felicissima sia per la ricostituzione dell’intergruppo consiliare lombardo sia per i nomi che ne fanno parte – ha commentato – Vedo da parte di tutti tanta buona volontà e tanta voglia di iniziare a lavorare. Le priorità sulle quali vorremmo iniziare a lavorare sono i Pdta della donne con mutazione Brca e la creazione del registro dei tumori ereditari”.
Anche il mondo dell’oncologia sostiene l’iniziativa, ribadendo il ruolo primario che in questo ambito possono giocare le associazioni dei pazienti, facendosi portavoce dei bisogni dei malati direttamente con le istituzioni politiche. “In questo momento ci sono molti argomenti che stanno emergendo riguardo la funzione del paziente oncologico nei vari Paesi – ha spiegato Sandro Barni , primario emerito dell’Unità operativa Oncologia Medica Asst Bergamo Ovest ospedale di Treviglio e consigliere nazionale Collegio italiano primari oncologi medici ospedalieri (Cipomo) – Ma questi argomenti in Italia fanno fatica ad essere affrontati. Credo che il medico oncologo debba essere un po’ il collettore delle tante necessità espresse e inespresse del paziente, elaborandole e rendendole il più possibile evidenti a tutti in modo che si possa arrivare insieme a una soluzione”.
Una voce particolare in questo scenario è quella dei pazienti ematologici, come ha ricordato Paolo Corradini, direttore della divisione di Ematologia e Trapianto del Midollo Osseo all’Istituto nazionale dei tumori di Milano. “Le esigenze dei nostri pazienti, le stesse di tutte le persone che convivono con una malattia oncologica, sono legate al trattamento: sentirsi bene, mantenere la propria qualità di vita e non vederla stravolta, non avere grandi limitazioni alla propria libertà, riuscire a mantenere un buon rapporto, con i medici e con gli infermieri, poter essere seguito da un caregiver in famiglia”.
Le associazioni dei pazienti sono pronti, medici e specialisti anche. Adesso spetta alla politica convertire concretamente le esigenze dei malati. “Con grande entusiasmo mi sono fatto promotore della ricostituzione dell’Intergruppo Lombardo – commenta il consigliere Alessandro Corbetta – Il nostro compito principale sarà ascoltare chi la malattia la vive ogni giorno e trovare poi le leve giuste per migliorare l’assistenza e potenziare la prevenzione”.
L’intergruppo consiliare lombardo, coordinato da Alessandro Corbetta (Lega), è formato da Giacomo Basaglia Cosentino (Fontana Presidente), Viviana Beccalossi (Misto), Carlo Borghetti (Pd), Francesca Attilia Brianza (Lega), Claudia Carzeri (FI), Francesca Ceruti (Lega), Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia), Federico Lena (Lega), Franco Lucente (Fratelli d’Italia), Floriano Massardi (Lega), Barbara Mazzali (Fratelli d’Italia), Monica Mazzoleni (Lega), Andrea Monti (Lega), Manfredi Palmeri (Energie per l’Italia), Luigi Piccirillo (M5S), Selene Pravettoni (Lega), Carmela Rozza (Pd), Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti), Simona Tironi (FI) e Michele Usuelli (+Europa con Emma Bonino).