MONZA – Pagamento delle prestazioni anticipato: in Lombardia è la legge che lo prevede. Così infatti spiega la direzione dell’ospedale San Gerardo alla quale abbiamo sottoposto il caso di Michele Quitadamo. Chiedere il pagamento della prestazione prenotato allo sportello è prassi al nosocomio cittadino come previsto dalla Dgr (Delibera di giunta regionale) 2633 del 6 dicembre 2011. C’è anche un cartello esposto al Cup (Centro unico prenotazioni) del San Gerardo che averte gli utenti che il ticket va pagato al momento della prenotazione agli sportelli.
“In relazione alle procedure di riscossione dei ticket per le prestazioni sanitarie previsti dalla normativa vigente – precisano dalla direzione di via Pergolesi citando le direttive della Dgr – si fa obbligo ai direttori generali di rendere operativo il sistema di pagamento anticipato semplificando le procedure amministrative ai cittadini. Al fine di garantire la effettiva riscossione dei ticket relativi alle prestazioni eseguite e non ritirate oltre che delle prestazioni eseguite in regime di Pronto soccorso (codici bianchi) si fa obbligo ai direttori generali della stipula di accordi con la società Equitalia.”
Allo sportello del Cup del San Gerardo, quindi, non si è fatto altro che applicare quanto dal 2011 richiede il Pirellone diretto allora dal presidente Roberto Formigoni.
“Presso le strutture ospedaliere e ambulatoriali dell’ASST di Monza, è previsto il pagamento del ticket al momento della prenotazione agli sportelli, in linea con le indicazioni regionali – ribadiscono dall’ospedale cittadino – Le nuove modalità di gestione della verifica delle esenzioni ticket sulla base del reddito, hanno avuto un forte effetto sulla popolazione e sulle strutture organizzative del territorio che ne hanno dovuto gestire l’impatto. Per diminuire tali situazioni di disagio la Regione Lombardia sta valutando la possibilità dal punto di vista giuridico di far valere le esenzioni fino a che non intervenga un cambiamento di condizione/reddito da parte del cittadino, superando in tal modo la necessità di rimandare i cittadini ogni anno a rinnovare l’autocertificazione del diritto all’esenzione. E’ previsto inoltre un progetto sperimentale con Finlombarda per la verifica della correttezza delle esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari concesse ai cittadini. In particolare, l’obiettivo è quello di far emergere e recuperare, attraverso controlli specifici e mirati, il credito per esenzioni non dovute. Altra indicazione prioritaria ribadita è il pagamento anticipato del ticket, in coerenza alla rivisitazione dei processi interni funzionali alla consegna on line dei referti”.
Insomma, tutto in regola. Ma come spesso si dice: fatta la legge trovato l’inganno. Se Michele Quitadamo avesse voluto pagare la prestazione successivamente alla prenotazione invece di recarsi allo sportello del San Gerardo avrebbe potuto semplicemente telefonare al call center della Regione.
Dalla direzione del San Gerardo una precisazione anche in merito ai tempi di attesa: undici mesi per l’esame e la visita richiesti dal nostro lettore.
“Per quanto riguarda le prestazioni richieste (ecocolodoppler e successiva visita specialistica) la norma prevede che tra le classi di priorità indicate vi sia almeno una struttura accreditata a contratto nell’area territoriale della ATS in grado di erogare la prestazione in tempi idonei – conclude – Sul nostro sito www.asst-monza.it sono indicati i tempi di attesa per le prestazioni. In questo caso entrambi gli esami erano in classe P, quindi programmabile e non urgente”.
Barbara Apicella