MONZA – Sono ancora molto scossi e non si rendono conto di essere scampati alla morte. Una gita all’acquario di Genova ha rischiato di trasformarsi in una trasferta fatale per una famiglia monzese. Mamma Chiara, con il marito e il bambino di un anno e mezzo ieri sono scampati solo per miracolo al disastro del ponte di Genova. Quando il ponte Morandi sull’autostrada A10 è crollato loro stavano percorrendo proprio quel tratto, ma erano in leggero ritardo a causa di incidente che avevano trovato lungo il viaggio.
“In questi giorni siamo in vacanza in Liguria – ci ha raccontato Chiara, 42 anni monzese – Siamo partiti da Diano Marina intorno alle 10.50. Avremmo passato la giornata con il nostro bambino all’acquario di Genova”.
Una giornata uggiosa e la voglia di trascorrerla comunque in modo originale, senza percorrere troppa strada alla vigilia di Ferragosto. La classica gita fuoriporta: 95 Km dividono Diano Marina da Genova. Un’oretta e dieci di viaggio, lungo quella A10 che ieri è stata teatro della tragedia. La famiglia monzese sarebbe dovuta uscire a Genova Ovest, l’uscita subito dopo il ponte crollato.
“Quando è crollato il ponte noi eravamo all’altezza dell’uscita di Genova Pegli”, ha proseguito. Solo 17 km li dividevano dall’uscita e da quel maledetto ponte. Una distanza che sarebbe stata percorsa in un quarto d’ora, arrivando puntuali allo svincolo genovese per mezzogiorno. Proprio l’ora in cui il ponte è crollato.
“Abbiamo incontrato un incidente e il viaggio ha subito un piccolo ritardo – continua Chiara ancora sotto choc – Non abbiamo ancora realizzato quello che è successo, l’unica certezza è che abbiamo dei super angeli. Ci sentiamo miracolati e proviamo un profondo dolore per quanto successo iri”.
Barbara Apicella