I tecnici hanno dato il loro responso: i ponti della Milano-Meda, quelli già monitorati dalla Provincia di Monza e Brianza e che questa estate hanno causato maggiori timori dopo il crollo del Viadotto Morandi di Genova, al momento non destano alcuna preoccupazione. E’ statao rilasciata la certificazione di idoneità con scadenza giugno 2020. Questo, insomma, il responso delle prove di carico eseguite da personale specializzato tra il 13 e il 28 settembre per fugare ogni dubbio, anche su sollecitazione degli stessi automobilisti che desideravano avere certezze.
Già in dato 29 agosto la società di ingegneria e monitoraggio Akron-Ceas aveva firmato la documentazione in cui evidenziava l’asenza di situazione di pericolo. I lavori di contenimento eseguiti nell’estate dello scorso anno sembravano più che sufficienti per evitare la chiusura dei manufatti.
Al di là del parere dei tecnici, però, anche i sensori elettronici posizionati per le prove di carico hanno dato il loro responso. All’esito delle prove il ponte che desta minore preoccupazione dei tre incriminati (quello di Bovisio Masciago è ormai chiuso definitivamente) è il numero 14 situato a Cesano Maderno in via San Benedetto: può reggere il passaggio di mezzi con massa complessiva pari a 44 tonnellate e carico massimo per asse di 14 tonnellate per ogni senso di marcia. si tratta di veicoli che il Codice della Strada classifica tra i trasporti eccezionali e che, per il transito, devono sempre chiedere il parere preventivo.
Leggermente più compromessa la situazione del ponte numero 12 (a Cesano Maderno in via Manzoni) e del numero 26 (svincolo di Meda), che possono comunque sopportare il passaggio di mezzi con massa complessiva pari a 40 tonnellate e carico massimo per asse pari a 12 tonnellate per ogni senso di marcia.
La Provincia di Monza e Brianza annuncia che dopo l’esecuzione delle prove di carico, “si prosegue con le attività previste nell’ambito del Bridge management system, il modello di gestione innovativa dei ponti della Brianza inaugurato dalla Provincia MB, con una serie di azioni che prevedono la protezione delle armature a vista; la sorveglianza dei transiti; l’ esecuzione ogni sei mesi o dopo eventi eccezionali, di ispezione visiva secondo il Metodo della Valutazione Numerica; il monitoraggio strutturale continuo su travi e trasduttori di spostamento”.
“Ritengo che in diversi oggi debbano sentirsi in dovere di chiedere scusa alle migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono la Milano-Meda perché in una situazione molto complessa era ed è necessario che ognuno svolga la propria parte con responsabilità – dichiara il Presidente Roberto Invernizzi -. Noi lo abbiamo fatto proseguendo il percorso avviato, con la necessità di prendere decisioni sulla base di elementi oggettivi, nella massima trasparenza ed assumendoci le nostre responsabilità. Oggi confermiamo che non c’è mai stata una situazione di emergenza su quei ponti della Milano – Meda che tanto hanno allarmato la stampa nell’ultimo mese. Esiste una situazione di criticità dei manufatti dovuta all’usura che conosciamo molto bene e che stiamo monitorando con attenzione dal 2016, anno in cui la Provincia ha preso in gestione la superstrada. Monza e Brianza è una delle poche province che nonostante i tagli alle risorse ha attivato una campagna di ispezione dei ponti di tutta la rete provinciale per raccogliere tutte le informazioni necessarie a pianificare gli interventi di manutenzione, soprattutto nel segno della prevenzione”.