MILANO – Mancano “gravi indizi di colpevolezza” per sostenere l’accusa di violenza sessuale. E’ con queste motivazioni, in sostanza, che il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, Teresa De Pascale, ha deciso di scarcerare oggi un ragazzo di 20 anni di origine ecuadoriana.
Era finito in carcere tre giorni fa con l’accusa di aver abusato di una ragazzina di 17 anni, mentre stava aspettando la metropolitana nella banchina della fermata Stazione Centrale, nel capoluogo lombardo.
Il giudice, infatti, pur convalidando l’arresto, ha deciso di non applicare la custodia in carcere richiesta dalla Procura per il giovane, difeso dal legale Filippo Zodda. Nell’ordinanza il gip spiega che il “racconto” della ragazzina, che ha denunciato, è “generico” e non è stato “neanche verificato” dal pm con “fonti terze”. La stessa 17enne, tra l’altro, ha sostenuto che l’aggressore era uno “sconosciuto”, mentre i due erano “in contatto” su Facebook. Anche la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza, per il gip, non supporta la tesi della violenza sessuale