VILLASANTA – Il falò di Sant’Antonio inquina e il meteorologo villasantese Flavio Galbiati invita il sindaco a “rinunciare” a questa tradizione che domenica pomeriggio si accenderà nei campi dell’oratorio di San Fiorano.
Una richiesta che Flavio Galbiati ha reso pubblica affidandosi alla rete con un post sul gruppo facebook “Sei di Villasanta se…”. Ieri pomeriggio Galbiati, senza troppi giri di parole, ha spiegato la sua contrarietà a questa tradizione che, da secoli, si perpetua in Brianza in occasione della festa di Sant’Antonio che si festeggia domani 17 gennaio. Un rito propiziatorio che, se da un lato dovrebbe ardere tutte le negatività, dall’altro certamente farà alzare il livello delle particelle inquinanti.
“Anche quest’anno a Villasanta si farà il falò di S. Antonio – spiega Galbiati su “Sei di Villasanta se… -. Dedico sempre molta attenzione al problema dell’inquinamento, che purtroppo è una delle principali minacce alla nostra salute. Quindi non posso che esprimere la mia contrarietà ad una “tradizione” che provoca l’emissione di un’impressionante quantità di sostanze inquinanti, a discapito della qualità dell’aria che tutti respiriamo; a maggior ragione se nella catasta di legna, come è già successo in precedenti occasioni, vengono inglobati anche scarti di oggetti e arredi, tra cui pannelli impiallacciati e verniciati, tossici una volta bruciati”.
Ma il falò si farà. A confermarlo il comandante della Polizia Locale Maurizio Carpanelli che ha rilasciato l’autorizzazione previo rispetto di alcuni vincoli e norme di sicurezza, e previa comunicazione e autorizzazione anche dalla questura. Ad annullare il falò di Sant’Antonio potrà quindi essere solo il meteo avverso: vento troppo forte, neve o pioggia potranno annullare (o rinviare) l’appuntamento con la tradizione.
B. Api
1 Comment
Le trdizioni sono la nostra storia! Guai a perderle. per migliorare l’aria perchè non si incomincia a provvedere a cambiare le vecchgie caldaie della Pubblica Amministrazione, scuole etc.? Faremmo un bel passo avanti!
Paolo