MONZA – “Anche in questa occasione i dati forniti da Legambiente confermano che qualità dell’aria resta un obiettivo molto sfidante per la nostra città, che rischia di diventare una battaglia persa in partenza se non si ragiona in ottica collegiale”. Così Martina Sassoli, assessore all’Ambiente, commenta i risultati del dossier “Mal’aria2019” diffuso da Legambiente.
“Per quanto riguarda la qualità dell’aria – sostiene l’amministrazione comunale – il problema di Monza è di natura strutturale, poiché è geograficamente collocata nel perfetto crocevia viabilistico che collega l’asse Svizzera-Milano e Torino-Venezia, con tutto il carico di inquinamento che questo comporta”. “Su questo è indispensabile lavorare congiuntamente con le istituzioni di livello superiore, come Regione Lombardia, cui chiediamo uno sforzo aggiuntivo per migliorare insieme l’aria che respiriamo – afferma Sassoli – Il nostro Comune sta già investendo molto sul tema, a partire dal fronte del risparmio energetico, mettendo in campo sconti rilevanti sugli oneri di urbanizzazione per le edificazioni in classi performanti A3 e A4. Ma ancora, abbiamo avviato misure incentivanti per tutti i proprietari che decidano di investire sul proprio condominio per apportare un salto di classe energetico e dunque evitare la dispersione termica. Agire da soli, però non basta. Servono misure strutturali condivise, un impegno congiunto ulteriore. D’altronde sono ben sei i capoluoghi di provincia Lombardi a subire maggiormente i danni da inquinamento atmosferico”.
Il Comune, tuttavia, oltre a premiare le best practice virtuose, evidenzia di esercitare con continuità il ruolo di controllore anche sugli impianti termici. La campagna annuale di ispezioni conta ben 1500 i controlli, di cui lo scorso anno ben 800 hanno portato a un provvedimento da parte dell’amministrazione.
Agli interventi puntuali sul fronte ambientale si aggiungono le misure introdotte in tema di mobilità sostenibile. Tra queste, spiega il Comune nella nota diffusa alla stampa, “il potenziamento della rete delle piste ciclabili cittadine, il potenziamento della mobilità elettrica in città e gli annunciati investimento per il prolungamento di M5 fino al cuore della città, che certamente potrà ridurre la presenza di traffico veicolare sulla rete viabilistica”.