SEREGNO – La Polstrada deve rimanere in città con un suo presidio. A tutti i costi. Ne è convinto anche il sindaco Alberto Rossi, disposto a rinunciare al canone di affitto della struttura, che ogni anno il Ministero dell’Interno versa al Comune di Seregno.
Un tema sentito quello della permanenza della Polstrada in città, presenza messa in dubbio dalla futura apertura della Questura di Monza. Gli esponenti brianzoli della Lega si sono mossi dal punto di vista politico, incontrando il sottosegretario al Ministero dell’Interno. Al ritorno dal viaggio a Roma avevano spiegato che il distaccamento di Seregno non chiuderà, almeno non nell’immediato.
La preoccupazione del sindaco, tuttavia, non era solo quella di scongiurare il pericolo in questi mesi, ma anche di dare continuità al progetto. Per questo motivo nella giornata di lunedì ha incontrato Massimiliano Pirola e Alberto Valsecchi, rispettivamente segretario e vicesegretario provinciale del Sap (Sindacato autonomo di Polizia), interessati a incontrare il primo cittadino per conoscere gli orientamenti dell’amministrazione comunale.
E’ stata una chiacchierata molto proficua per il sindaco: grazie all’incontro ha appreso che uno dei problemi che mettono in dubbio la permanenza del Comando nel territorio di Seregno è il canone di affitto che il Ministero dell’Interno deve versare alla municipalità di Seregno per l’occupazione dello stabile di via Messina.
“Ho confermato ai due esponenti del sindacato di Polizia – spiega il sindaco – la piena e totale disponibilità del Comune a rimuovere questo ostacolo di ordine economico. La priorità è quella di confermare la presenza di uno storico e importante presidio per la sicurezza delle persone che vivono sul nostro territorio”.