Talento, risultati, simpatia, doti comunicative, idolo. Tanti termini non bastano per definire ciò che è Valentino Rossi, uno dei più grandi motociclisti di tutti i tempi, nato il 16 febbraio 1979.
Già, con quella faccia da ragazzino nessuno guarderebbe mai l’Anagrafe. Sono invece 40 anni. E, per chi segue il motomondiale, sono tutti facilmente misurabili con i tanti avversari che ogni anno hanno tentato di sfidarlo, spesso concludendo a testa bassa per la batosta rimediata.
C’è ben poco da dire su questo campione di Tavullia, salito per la prima volta in sella per una gara del mondiale nel 1996 per la classe 125.
Da allora è diventato sì personaggio, ma con una caratteristica che non tutti i simpaticoni sono stati in grado di aggiungere: quella di essere soprattutto un vincente.
Unico pilota nella storia ad aver vinto il mondiale in quattro classi differenti, fino a collezionare nove titoli complessivi. Capace di gioire come non mai per quello storico titolo conquistato con la Yamaha, scuderia in crisi d’identità che l’anno precedente era arrivata soltanto una volta sul podio con un terzo posto. Capace anche di infuriarsi per quel “biscotto” spagnolo che l’ha privato del decimo titolo.
Nella storia c’era comunque entrato di diritto a suon di vittorie. Nel cuore degli italiani c’è già da tempo. E’ uno degli sportivi italiani che mette d’accordo quasi tutti: anche questo, a pensarci bene, è quasi un record.