MEDOLAGO – Insulti e percosse alla compagna fino a causare l’aborto. Con questa motivazione il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bergamo ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un marocchino di 37 anni. Il provvedimento è stato notificato in questi giorni dai Carabinieri della Stazione di Calusco d’Adda, che hanno accompagnato lo straniero dietro le sbarre.
Secondo le ricostruzioni della Procura della Repubblica gli episodi di violenza a carico della compagna duravano ormai dal 2016. Lei ha sempre subito in silenzio. Quando andava al Pronto soccorso a farsi medicare e le chiedevano spiegazioni per quelle tumefazioni, lei si affrettava a precisare che si trattava di incidenti domestici.
Non è più riuscita a tacere, invece, nel mese di novembre. Colpita ripetutamente alla pancia con calci e pugni, sia in casa sia in strada, ha perso il bimbo che aveva in grembo. A quel punto ha detto basta e si è rivolta ai Carabinieri. Il compagno, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, dovrà rispondere di insulti, minacce e lesioni.