SEVESO – La scelta dell’amministrazione comunale, quella di non concedere spazio alla sezione locale dell’Anpi per un discorso ufficiale in occasione del 25 Aprile, non è stata gradita da tutti. Oltre ai diretti interessati anche il Pd si è schierato apertamente per criticare la decisione. Il sindaco Luca Allievi, però, getta acqua sul fuoco spiegando che non il gesto non è da intendere come un’esclusione.
Nei confronti del primo cittadino non ha parole tenere Anita Argiuolo, capogruppo del Pd in Consiglio comunale che, d’intesa con il direttivo del circolo cittadino, ha diffuso un comunicato alla stampa: “E’ vergognosa – afferma Argiuolo – la scelta del sindaco di non far parlare l’Anpi alla fine del corteo davanti al
monumento dei caduti in piazza 4 Novembre. Le parole del sindaco Allievi e della sua amministrazione non lasciano nessun dubbio per le scelte faziose che si appresta ad adottare per il 25 Aprile. Ferma condanna di tutto il Partito Democratico di Seveso per queste sue scelte politiche. Il Partito Democratico affonda le sue radici nel suo statuto, negli ideali democratici e antifascisti. Non ignoriamo e non rimaniamo in silenzio davanti a questi proclami assurdi di Allievi. Non può imbavagliare l’Anpi, che viene riconosciuta dalla presidenza della Repubblica Italiana”.
Il sindaco, però, evita il muro contro muro spiegando che la sua è stata una decisione dettata dal buonsenso: “Non contro qualcuno, bensì a favore di tutti. Il sindaco rappresenta l’unità della comunità che è stato chiamato a guidare, e quindi ritengo che sia l’unico che debba parlare durante le manifestazioni che celebrano le nostre ricorrenze storiche. La nostra storia è di tutti. Non solamente di alcuni. E questo vale per il 25 aprile, per il 4 novembre, per il 2 giugno. Nessuno si deve sentire escluso dalle celebrazioni di queste date. Ognuno di noi può avere idee diverse su ognuna di queste ricorrenze, ma per non escludere nessuno, e perché tutti si sentano rappresentati, spetta al sindaco fare la sintesi e rappresentare l’unità della comunità”.