MONZA – L’attività dei Centri antiviolenza della Rete Artemide proseguirà e garantirà il servizio anche nel mese di agosto. L’assessore alle Politiche sociali, Désirée Merlini, punta il dito contro il Comune di Seregno per smentire quelle che definisce “fake news” fatte circolare dalla sua “collega” Laura Capelli. “Lo avevo dichiarato venerdì scorso – commenta Merlini – e lo ribadisco adesso: i centri antiviolenza decentrati di Lissone, Seregno e Brugherio continueranno il loro lavoro. Il sistema non si ferma”.
Dopo la riunione degli Uffici di Piano dei cinque Ambiti Territoriali della provincia di Monza e Brianza e dei tre Centri antiviolenza, le aperture degli Sportelli decentrati di Lissone (Ambito di Carate Brianza), Seregno (Ambito di Seregno) e Brugherio (Ambito di Monza) sono garantite grazie alla riorganizzazione delle attività con il contributo di “Telefono Donna” e “White Mathilda”. La reperibilità telefonica sarà di 24 ore su 24, mentre le funzioni e il monte ore delle operatrici di rete sono state potenziate per sostenere l’efficacia degli interventi. La copertura di tutto il periodo estivo (agosto compreso) è confermata attraverso un’alternanza tra i Centri Antiviolenza. Il “Centro Aiuto Donne Maltrattate” (Cadom) garantisce la presenza presso gli Sportelli decentrati almeno fino al 15 settembre, procedendo all’attivazione del raccordo operativo con gli altri due Centri.
“Cadom ha espresso la volontà di restare comunque nella Rete Artemide – precisa Désirée Merlini – e ne siamo lieti. Lavorare per cercare di tenerlo all’interno dei singoli progetti finanziati da Regione Lombardia è un dovere rispetto all’operato profuso negli anni dallo storico Centro antiviolenza del nostro territorio. Per questo abbiamo aperto un dialogo con Regione, per superare l’impasse del codice fiscale garantendo, però, oltre all’anonimato, anche la trasparenza della rendicontazione e la miglior tutela possibile per le vittime attraverso la generazione di un fascicolo personale di “proprietà esclusiva” della vittima stessa e con diritto all’oblio in ogni momento. La realizzazione di questo percorso, che potrebbe essere virtuoso per tutta la rete Artemide e per il sistema antiviolenza di Regione Lombardia, richiede tempo, impegno e, soprattutto, passione, dialogo costruttivo e ascolto reciproco”.
L’assessore Merlini non rinuncia alla critica: “Questa energia, a quanto pare, altri preferiscono impegnarla nelle strumentalizzazioni politiche fatte alla cieca, visto che gli uffici stavano predisponendo la pianificazione operativa su indirizzo dell’ente capofila con la precisa indicazione di garantire il presidio degli sportelli. Risultato che abbiamo ottenuto grazie alla collaborazione di molti, ma purtroppo non di tutti”.