MONZA – “Va evitato in tutti i modi un osceno salasso ai pendolari e ai viaggiatori di Monza e della Brianza. I lombardi pagano ampiamente Trenord in disservizi, ritardi e soppressioni di treni. La Lombardia deve finirla di mettere le mani in tasca ai pendolari per fare cassa”. Il consigliere regionale Marco Fumagalli fa sentire la sua voce dopo la notizia dei rincari di Trenord, evidenziando che per i brianzoli sarà un vero e proprio salasso.
Da Arcore a Milano l’abbonamento passerà da 46,5 a 70 euro. Su molte tratte della Brianza i costi cresceranno in modo considerevole.
“Questo aumento – afferma Fumagalli – penalizza i brianzoli ed è un doppio schiaffo a chi abita tra Arcore Carnate, Agrate e Vimercate. L’inquinamento dell’aria in Lombardia è fuori da ogni controllo e la Lega e Forza Italia assumono la brillante iniziativa di rendere più economico l’uso dell’auto privata. Forse vogliono costringere i cittadini a usare l’auto e il casello di Agrate pagando un pesante obolo alla Milano-Serravalle”.
“In generale – conclude Fumagalli – l’aumento delle tariffe è una scelta sbagliata e ottusa, una decisione suicida che guarda al passato mentre una Lombardia smart merita un trasporto economico ed efficiente. Per questo chiediamo il prolungamento della metropolitana fino a Vimercate, un’opera purtroppo fantasma nelle politiche regionali di trasporto pubblico del centrodestra”.