MONZA – Ha accarezzato il sogno di un nuovo miracolo fino a dieci minuti dalla fine della partita. Il calcio, però, è bello perché imprevedibile: la Fiorentina, dopo aver sofferto a lungo senza riuscire a impensierire più di tanto i brianzoli, nell’arco di otto minuti ha capovolto l’esito del confronto andando a segno addirittura tre volte. Per il Monza un risultato amaro, un passivo anche eccessivo, ma anche la consapevolezza che in questa stagione potrà recitare un ruolo da assoluto protagonista.
Vincenzo Montella, tecnico della Fiorentina, aveva avvertito i suoi alla vigilia: “Per vincere servirà una grande prestazione, abbiamo di fronte una squadra molto forte”. I suoi uomini l’hanno perso in parola. L’inizio del match è tutto di marca viola. Al 6′ conclusione di Sottil a rientrare verso l’angolino basso. Lamanna è bravo a neutralizzare. Al 9′ cross basso di Terzic dalla sinistra, Chiesa si inserisce centralmente ma non riesce a deviare come vorrebbe e Lamanna salva ancora la porta brianzola. L’occasione maggiore al 12′ quando ancora Chiesa, a due metri dalla porta, si vede ribattere il pallone d’istinto dal portiere dei brianzoli. Poi Boateng è stoppato dalla difesa.
Il Monza si fa vedere sul ribaltamento di fronte. E’ Brighenti con una potente conclusione a scaldare i guanti di Dragowski. Non fallisce il bersaglio però al 33′: velo di Finotto, cross dalla destra di Lepore e Brighenti, lasciato solo in area, calcia al volo spedendo il pallone in fondo alla rete.
Per i biancorossi, tuttavia, c’è poco però da stare tranquilli: al 35′ Chiesa serve Benassi che non centra lo specchio della porta. L’ultimo brivido al 2 di recupero, ma la conclusione viola che attraversa l’area esce a fondo campo.
La ripresa si apre come il primo tempo: Fiorentina in attacco a testa bassa. E’ Chiesa a impensierire due volte Lamanna, prima con un colpo di testa in futto, poi con una conclusione che finisce a lato per un soffio.
Al 54′ si fa vivo il Monza con Rigoni, che calcia verso la porta dei toscani alla fine di un’azione tambureggiante. Tiro con poca convinzione, non desta particolari problemi. Un minuto più tardi Chiesa spreca una favorevole occasione di contropiede in vantaggio numerico.
La partita è viva: al 57′ Chiricò da solo in contropiede. Non riesce però a superare la difesa avversaria. Avrebbe potuto servire Finotto. Dall’altra parte incredibile occasione fallita dalla Fiorentina: al 60′ Chiesa semina il panico nella difesa. La palla in mezzo è per Boateng che, da ottima posizione, non centra il bersaglio.
Montella tenta il tutto per tutto: dentro il talento spagnolo Montiel al posto di Sottil per mettere qualità in attacco. Brocchi, invece, risponde al 65′ inserendo D’Errico al posto dell’affaticato Chiricò, autore di un’ottima partita.
Al 69′ il Franchi” esplode: gol bellissimo in scivolata di Boateng. L’arbritro, però, annulla giustamente per fuorigioco. La Fiorentina gioca le sue ultime carte a un quarto d’ora dal termine. Dentro il giovane Vlahovic per Benassi. Al 75′, però, con la difesa brianzola “bucata” il nuovo entrato si mangia un gol già fatto. Si fa subito perdonare: all’80’ non fallisce la seconda occasione con un gran diagonale di sinistro che non lascia scampo a Lamanna.
Il Monza è in affanno e, subito il gol, si spegne. All’85’ è ancora protagonista la coppia Montiel-Vlahovic, il primo che serve gli assist, il secondo come cecchino, che confeziona il 2-1. E all’88’ c’è gloria anche per Chiesa che, servito da Vlahovic, lascia la sua firma sul match.
La partita finisce 3-1. Risultato severo per quello che si è visto in campo, ma si cresce anche in questo modo. Il cammino del Monza passa anche da queste esperienze e da questi momenti di amarezza. In ogni caso, da tifosi, applausi convinti per questa squadra.