MONZA – “È inaccettabile che si vieti l’ingresso ad auto acquistate nel 2011, un provvedimento che punta solo a punire facendo cassa e che non avrà nessun effetto rilevante sulla qualità dell’aria”. Così Andrea Monti, vice capogruppo della Lega e vice presidente della commissione Territorio del Pirellone commentando le restrizioni decise dalla Giunta Sala, che scatteranno dall’1 ottobre.
“Fra le altre cose – prosegue Monti – Milano non può pensare di fare tutto in autonomia, come se il resto del mondo non esistesse. Sala e Granelli stanno trattando i cittadini della Provincia e della cintura metropolitana, gli stessi che rendono ricco il capoluogo, alla stregua di pecore da tosare. Le politiche sugli spostamenti messe in atto delineano un disegno chiaro: qualcuno pensa unicamente ai propri interessi di bilancio e poco importa dei danni causati. Con la tariffazione unica ad esempio, mossa spericolata che ha anticipato a forza una rivoluzione che necessitava di altro tempo, hanno messo in ginocchio i pendolari della Provincia che usano i treni. Adesso è la volta di massacrare i lavoratori che usano le automobili, addirittura bloccandoli letteralmente fuori dalla città”.
“Regione Lombardia invece ha messo in campo il progetto MoVeIn – conclude Monti -, che consente deroghe vitali in termini di circolazione con determinate motorizzazioni ad ampie fasce della popolazione, dai lavoratori agli anziani; questo perché il nostro ente comprendere come sia necessario mediare fra i vincoli e le sacrosante esigenze dei lavoratori. Milano prenda esempio e si adegui subito alle norme volute dalla Giunta Fontana. Sala deve finirla di governare la metropoli come se tutto il mondo fosse subordinato ad un salotto buono del Duomo, dove 4 radical chic pasteggiano a caviale e champagne. Il Pd milanese farebbe bene a prendere atto di una realtà evidente: il confine dell’universo va ben oltre i loro divanetti”.