DOHA – Un giovane che sta muovendo i suoi primi passi nel mondo dell’atletica leggera che conta, ma intanto è già primatista italiano sui 100 metri piani e ha appena conquistato un settimo posto ai Campionati mondiali di Doha, e un mito di questo sport: davvero bello l’incontro organizzato dall’Aips, l’associazione internazionale della stampa sportiva, che ha visto protagonisti Filippo Tortu e Carl Lewis.
Per tutti quest’ultimo era il “figlio del vento”, capace di eccellere nei 100 metri, 200 metri e salto in lungo, e di conquistare in carriera la bellezza di nove medaglie d’oro alle Olimpiadi.
“Rimani focalizzato sul tuo obiettivo – ha detto Lewis a Tortu – senza aver paura di raggiungerlo e di dire ad alta voce dove vuoi arrivare. Lavora tenendo sempre a mente la meta che vuoi raggiungere e ragiona da professionista, visto che lo sei: fai di te stesso un brand, assieme al tuo manager”. Accanto al pluriolimpionico del Santa Monica Track Club c’era il suo ex compagno di team Leroy Burrell, un altro mito della velocità.
Nelle parole di Tortu, invece, il segreto di ciò che gli ha permesso di bruciare sempre le tappe e di ottenere risultati importanti, al di là dell’indubbio talento: “Corro perché mi rende felice più di ogni altra cosa, nella mia famiglia c’è sempre stato tanto spazio per l’atletica”.