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Accordo tra Consorzio Comunità Brianza e Saveriani: Villa Longoni diventa casa dell’inclusione

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 15 Ott 2019   Posted by Gualfrido Galimberti


DESIO – I Missionari Saveriani hanno concesso, in comodato d’uso gratuito al Consorzio Comunità Brianza (CCB), Consorzio di cooperative sociali che opera nel territorio di Monza e Brianza, Villa Longoni, la storica residenza ottocentesca acquistata nel 1920 dalla famiglia di industriali desiani, capostipite Severino Longoni.

Il CCB realizzerà, all’interno degli spazi concessi in comodato, il progetto di contrasto alla fragilità sociale attraverso la formazione e l’inserimento lavorativo di persone disagiate. Il Comune di Desio vigilerà sulla finalità sociale del progetto, condizione testamentaria espressamente richiesta da Longoni al momento del lascito dell’immobile ai Missionari Saveriani.

Il patto di comodato tra le parti e l’impegno alla vigilanza da parte dell’amministrazione desiana è stato formalizzato con un Protocollo di Intesa siglato presso il Comune di Desio dal Sindaco Roberto Corti, dal Legale Rappresentante dei Missionari Saveriani, Padre Sergio Boscardin e dal Presidente del Consorzio Comunità Brianza, Mario Riva.

Il progetto presentato dal CCB, consorzio che raggruppa ad oggi 34 cooperative e enti no profit, risponde ai bisogni sociali del territorio. “Villa Longoni, la Villa delle opportunità: innovare la tradizione per creare inclusione socio-lavorativa” punta infatti a offrire opportunità di inclusione alle fasce più vulnerabili della società. Il Consorzio si impegna a garantire al progetto risorse umane, strumentali e finanziarie. Sulla base della valutazione del progetto, dell’esperienza e capacità organizzativa del CCB, i Missionari hanno quindi affidato in toto al Consorzio la gestione di Villa Longoni.

Da parte sua il Comune di Desio, nell’ambito della sua attività di collaborazione con i soggetti pubblici e privati che si impegnano in progetti di innovazione sociale per soddisfare bisogni di interesse pubblico – come il contrasto alla povertà derivante dall’esclusione dal mondo lavorativo – ha accettato, su richiesta dei Missionari Saveriani, di svolgere un compito di vigilanza a garanzia dell’organizzazione missionaria, da un lato, e del Consorzio, dall’altro. Il controllo avverrà ogni due anni sulla base di un set di indicatori di impatto sociale condivisi che permetteranno di valutarne oggettivamente lo sviluppo e gli effetti attesi.

“Anche in questo modo – dichiarano il sindaco Roberto Corti e l’assessore alle Politiche sociali, Paola Buonvicino – diamo il contributo della nostra Amministrazione alla riuscita di un progetto per la cura e l’inserimento delle fragilità e delle marginalità sociali attraverso il lavoro nella comunità desiana e brianzola. Ringrazio i promotori di questa iniziativa che costituisce un chiaro esempio di come con l’innovazione sociale e la capacità progettuale e organizzativa dei soggetti del terzo settore sia possibile mettere in campo risposte ai bisogni purtroppo ancora troppo presenti nel nostro tessuto sociale”.

“Siamo contenti – dichiara Padre Rosario Giannattasio, superiore dei Missionari Saveriani in Italia – di affidare Villa Longoni al Consorzio Comunità Brianza per progetti di inserimento lavorativo. Questo ci sembra in continuità una storia della Villa Longoni, residenza di famiglia di industriali desiani, e da quest’ultimi donata successivamente ai Missionari. I Saveriani hanno sempre coniugato l’annuncio del Vangelo alla promozione sociale e culturale delle realtà nelle quali sono stati presenti. È un dire grazie per l’accoglienza e gli aiuti ricevuti in oltre 70 anni di presenza in terra brianzola. È quasi una ‘restituzione’ attraverso chi in questo momento ha bisogno di aiuto per ripartire. Pertanto, non è un semplice riutilizzo di una struttura, ma è un continuare a scrivere una pagina di storia insieme per rispondere ad alcune istanze sociali dell’oggi, alla luce della carità cristiana. Il nostro impegno pastorale e di dialogo interreligioso continua con una vivace e accogliente comunità religiosa in via Don Milani a Desio”.

“La sfida – dichiara il presidente del CCB Mario Riva – è quella di costituire un polo per l’inclusione e l’autonomia lavorativa, che metta insieme la formazione e la riqualificazione professionale con la possibilità di sperimentarsi in attività lavorative, anche nuove, direttamente in Villa. Ci piacerebbe che questo luogo possa essere valorizzato e riscoperto come un luogo di ben-essere, in cui trovare occasioni di formazione e di lavoro, ma anche dove poter riempire di senso il proprio tempo libero. La villa e i suoi spazi esterni diventano luoghi in cui le persone si ritrovano per formarsi e apprendere nuovi mestieri, per rigenerarsi, ma anche semplicemente per stare e sostare”.

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