• Home
  • Categorie
    • Almanacco
    • Ambiente
    • Animali
    • Attualità
    • Benessere
    • Brevi di Lombardia
    • Cinema
    • Enogastronomia
    • Eventi
    • Famiglia e Disabilità
    • Impresa
    • Innovazione
    • L’editoriale
    • Libri
    • Monza e Brianza
    • Mostre
    • Musica
    • Sanità
    • Soldi
    • Sport
    • Teatri
    • Turismo
  • Newsletter
  • Contatti

In breve

Lombardia: 19.037 casi, tasso di positività al 26,2%

Siccità, Fontana: "Primi provvedimenti presi a partire dal 29 marzo"

Lombardia, Consiglio regionale sempre più giovane: 25 neo assunti, età media 34 anni

Nidi Gratis: la Regione Lombardia stanzia 9 milioni e azzera le rette

Milano - Derubato turista, via l'orologio da 70 mila euro

Lecco - 16 nuovi agenti per la Questura


Investite a Monza 2 gatte della colonia felina: una si era salvata a L’Aquila dal terremoto

0 Comment
 01 Nov 2019   Posted by Gualfrido Galimberti


MONZA – Era riuscita a salvarsi a L’Aquila in occasione del terremoto di 10 anni fa. Titti, micia accudita dalla sezione cittadina dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) è morta dopo essere stata investita nella mattinata di mercoledì 23 ottobre in via Buonarroti. Stessa sorte per Renetta, altra gatta della stessa colonia felina.

Ad accorgersi dell’accaduto, verso le 8, è stata una passante mentre andava al lavoro. Una gatta era già morta sull’asfalto, l’altra si trascinava a fatica. Subito è stato contattato Giorgio Riva, presidente dell’Enpa, che a sua volta ha attivato il servizio zooprofilassi dell’Ats che ha recuperato la micia ferita. Portata al pronto soccorso veterinario di Cologno Monzese, purtroppo non ce l’ha fatta a sopravvivere a causa delle gravi lesioni.

Titti (graziosa micia dal pelo lungo squamato rossiccio) e Renetta (dal pelo bianco e tigrato) erano ospiti della colonia che si trova nella zona nota a Monza come ex macello, ancora in attesa di riqualificazione. I gatti, tutti di indole “selvatica” (ovvero non socializzati all’uomo e quindi non adatti per l’adozione), sono rimasti lì dopo il trasferimento del canile nella nuova sede di via San Damiano nel 2015.

Al gruppo di gatti originari, attirati dalla presenza di cibo, si sono poi aggregati altri gatti liberi provenienti dalle zone di via Buonarroti, via Mentana e via Procaccini, portando il numero totale a una quarantina di esemplari. Altri componenti della colonia erano gatti feriti soccorsi dall’Enpa negli anni, senza una colonia certa dove riportarli una volta guariti (come prevede la normativa), e altri ancora sfrattati dopo la distruzione del proprio habitat d’origine.

Titti, in particolare, era uno dei gatti “aquilani” arrivati proprio dal centro abruzzese devastato dal sisma nel 2009. Subito dopo il terremoto, l’Enpa di Monza si era recato in quelle terre martoriate portando in salvo 14 cani e una dozzina di mici liberi , tutti sterilizzati e non più ricollocabili nel centro distrutto della città. Renetta invece era arrivata da Vedano al Lambro nel 2011 con problemi di salute e si è sempre mostrata schiva e diffidente. Solo nell’ultimo anno e mezzo aveva imparato a fidarsi di chi si occupava di lei, accorciando le distanze e lasciandosi andare a qualche manifestazione d’affetto.

Non si conoscono le esatte dinamiche dell’incidente. Le due gatte, non più giovanissime, sono sempre state di indole pacifica: conducevano una vita tranquilla e non sono mai state viste né uscire né tanto meno attraversare la trafficata via Buonarroti. È probabile che, spaventate da qualcosa o qualcuno, siano fuggite per strada e che siano state investite da una macchina che correva troppo veloce . C’è chi dice che da tempo alcuni ragazzi si divertono a lanciare petardi proprio dove c’è la colonia; altri parlano della presenza di un cane.

Ringraziando per la sua grande sensibilità la signora che quella mattina si è fermata e ha allertato l’associazione, Enpa ricorda che l’omissione di soccorso di animali investiti non solo è un dovere morale ma costituisce una violazione del Codice della Strada, punibile con una sanzione amministrativa. L’ articolo 189, comma 9 bis, stabilisce infatti che gli utenti della strada che abbiano cagionato un incidente dal quale sia derivato un danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, sono tenuti a fermarsi e a garantire un intervento di soccorso tempestivo.

    Share This


Related Posts


La Regione Lombardia lancia la vespa samurai per combattere la cimice asiatica
Giugno 30, 2022

Con il caldo record è boom di insetti
Giugno 24, 2022

Usmate Velate, animali: affidato all’Enpa il servizio di soccorso e ricovero
Giugno 21, 2022


Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • L'editoriale

    • L'ultima degli inglesi: boicottati i ristoranti italiani...
      Luglio 18, 2021

  • Decreto Sicurezza: che cosa cambia in Brianza

    • Chi si è mobilitato in Brianza contro il Decreto Sicurezza e per accoglienza diffusa
    • Un convegno per fare il punto della situazione sull’accoglienza in Brianza
    • #Brianzacheaccoglie: con il Decreto Sicurezza che cosa cambia
    >>>> Leggi tutti gli articoli
  • Almanacco

    • 3 settembre 1950: Nino Farina a Monza vince il primo...
      Settembre 2, 2019

  • La foto della settimana

    Didascalia

  • Categorie

    AlmanaccoInnovazione
    AmbienteL'Editoriale
    AnimaliLibri
    AttualitàMonza e Brianza
    BenessereMostre
    Brevi di LombardiaMusica
    CinemaSanità
    EnogastronomiaSoldi
    EventiSport
    Famiglia e DisabilitàTeatri
    ImpresaTurismo



____© 2018 - seietrenta.com - tutti i diritti riservati - mail: redazione@seietrenta.com
Posting....