DESIO – “Questi contegni, che nulla hanno a che fare con la società civile e con i valori dello sport, sono stati assunti ai danni e in presenza di giovanissimi atleti, animati dai più puri sentimenti sportivi e lontani da qualsiasi spririto discriminatorio”. Così Vincenzo Spadafora, ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, scrive in una lettera indirizzata ai dirigenti dell’Aurora Desio 1922 dopo l’episodio di razzismo avvenuto durante una partita di calcio contro la Sovicese. Un brutto episodio dovuto a una mamma di un calciatore della squadra avversaria, che ha insultato un giovanissimo atleta dell’Aurora Desio per il colore della sua pelle.
La Sovicese ha preso le distanze dall’accaduto, condannando il gesto e accettando di organizzare insieme all’Aurora Desio una manifestazione contro il razzismo.
“Esprimo i sensi della più sincera vicinanza e della più convinta solidarietà all’atleta offeso – scrive il ministro – ribadendo il mio personale impegno affinché vengano adottate da parte di tutti iniziative celeri e concrete volte a debellare tali fenomeni. In tal senso ho già dato impulso ai competenti uffici e organismi”.
Il ministro, ringraziando l’Aurora Desio per averlo informato dell’accaduto, nella lettera dice ai dirigenti che si augura di arrivare presto in città. Troverà una società – l’Aurora Desio 1922 – che non vuole solo giocare bene a pallone: insieme ai calciatori cerca di fare crescere anche i ragazzi all’insegna dei valori più autentici dello sport.