SEREGNO – Non primeggia nella graduatoria dei Comuni che hanno la migliore raccolta differenziata, non svetta nemmeno in quella della minore produzione annua di rifiuti pro capite. La città di Seregno, tuttavia, ha tutti i motivi per rallegrarsi dei risultati ottenuti: a livello regionale è l’unica realtà sopra i 35 mila abitanti inserita da Legambiente tra i ricicloni (ovvero tra chi ha superato la soglia del 65 per cento di differenziata) e tra i Comuni “rifiuti free” (con una produzione pro capite della frazione secca contenuta entro i 75 chilogrammi).
Nessuna delle altre grande città brianzole è riuscita a ottenere gli stessi risultati. Non Monza, che con i suoi 120 mila abitanti di certo deve affrontare maggiori difficoltà per ottenere miglioramenti. Non Lissone e nemmeno Desio che, confinanti con Seregno, sono molto simili per dimensioni, per vastità del territorio, densità abitativa. Ed entrambe, come Seregno, sono guidate da amministrazioni di centrosinistra. Sia chiaro: non sono da condannare le altre. È proprio Seregno che è stata capace di fare una vera e propria impresa con risultati che molte realtà possono guardare soltanto dal basso verso l’alto.
La città brianzola, dal resto, fa un figurone nel dossier di Legambiente e nell’elenco diffuso da Legambiente in occasione della terza edizione di Ecoforum. Gli altri Comuni, infatti, sono di dimensioni decisamente più contenute in termini di popolazione residente. Albino, il più grande della bergamasca, ha solo 17.805 abitanti. Travagliato (Brescia) ne conta 13.986, Lomazzo (Como) ne ha 9.988, Spino d’Adda (Cremona) 6.807. Suzzara (Mantova) è già più grande, ma all’Anagrafe ha 21.313 iscritti. Bene o male come Cassagno Magnago (Varese) che arriva a 21.731. Decisamente piccoli quelli in provincia di Lodi, Pavia e Sondrio. Solo Cernusco sul Naviglio (34.604) si avvicina, sebbene lontanamente, ai 45 mila seregnesi.
A mettere in risalto l’impresa ci pensa direttamente il sindaco Alberto Rossi che, anche attraverso i social network, ha subito diffuso la fotografia della premiazione: “Siamo tra i Comuni brianzoli ricicloni della Lombardia – spiega in modo entusiasta – ossia tra quelli che conseguono i risultati migliori nella raccolta differenziata. Inoltre, fatto davvero significativo, siamo il più grande tra i Comuni premiati di tutta la Regione: sono sei quelli oltre i 20 mila abitanti, e noi siamo l’unico oltre i 35 mila! Seregno differenzia infatti l’81,3% dei rifiuti. Questo risultato, che pure per Seregno è un motivo di vanto, deve essere preso come uno stimolo per continuare ad impegnarsi, amministrazione e cittadini, per migliorare ulteriormente nella raccolta differenziata”.
Rossi fissa già anche il prossimo obiettivo: la riduzione dei rifiuti indifferenziati prodotti dai cittadini: “Al momento sono 72,9 chilogrammi ciascuno: un valore basso, ma che può essere ulteriormente migliorato. Dunque al lavoro, per rendere la città ancora più sostenibile e attenta all’ambiente”.
Le idee per migliorare non mancano, come sempre non tutte sono di facile attuazione o in grado di dare risultati immediati. Poi, come sempre, serve la preziosa collaborazione dei residenti. Qui in città, introdotto il sacco blu, nel giro di un paio di mesi Seregno era balzata all’80 per cento di differenziazione. I cittadini, insomma, hanno dimostrato di fare la loro parte. Grazie al notevole risultato e ai riconoscimenti troveranno nuovi stimoli per diventare sempre di più un punto di riferimento per tutti.