SEREGNO – Ha fatto sentire la sua voce in modo forte e chiaro in Consiglio comunale e, di fronte a una maggioranza che non ha assecondato le sue richieste e non ha soddisfatto le sue aspettative, ha deciso di non subire passivamente: Tiziano Mariani (capogruppo della lista civica “Noi x Seregno”) ha dato mandato ai legali affinché tutta la vicenda dello studio di fattibilità di una partnership tra Aeb e A2A finisca sotto la lente di ingrandimento dell’Anac, l’Autorità nazionale anti corruzione.
Per fare valere le sue ragioni Mariani ha deciso di affidarsi a uno degli studi legali più autorevoli in questo campo, ovvero all’avvocato Antonio Carullo di Bologna: professore ordinario di Diritto pubblico e amministrativo all’Università degli Studi di Bologna, già vice presidente della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Una scelta che non si è basata esclusivamente sul curriculum dell’avvocato, sebbene di alto livello, ma anche in virtù del fatto che lo stesso è già stato protagonista – con esito positivo – della trattazione di un caso simile a quello seregnese proprio con l’Anac.
Il quesito posto all’Autorità nazionale è molto semplice: “L’operazione di cui le due società stanno valutando la fattibilità (essendosi reciprocamente impegnate con la lettera di intenti) è in palese violazione delle norme imperative che impongono obbligatoriamente l’applicazione delle regole dell’evidenza pubblica per qualsiasi dismissione di partecipazioni societarie in società a partecipazione pubblica, oltre che in contrasto con la delibera Anac n. 172/2018 vertendo su una medesima operazione”.
Mariani aveva sollevato perplessità anche dal punto di vista politico, ritenendo che l’operazione rischia di non essere vantaggiosa per il gruppo Aeb e di conseguenza, in virtù del 71 per cento di quote azionarie detenute dal Comune, sia da considerare un danno per la collettività.