BRIOSCO – E’ andata ovunque, dal nord Italia fino a Catania, dall’estremo ovest della nostra penisola fino alle zone più orientali. Ovunque portando aiuto, solidarietà, speranza. L’associazione Cancro Primo Aiuto, però questa volta è andata anche in televisione: perfino Rai 1 si è accorta della lodevole attività di questa realtà brianzola, tanto da invitarla a partecipare alla trasmissione UnoMattina andata in onda nella giornata di mercoledì 8. Con uno scopo ben preciso: parlare del “Progetto Parrucche” che, nel silenzio generale, sta contribuendo a restituire serenità e quel senso di “dignità” che le donne pensano di aver perso per colpa della malattia.
Al programma di Rai1 condotto da Valentina Bisti e Roberto Poletti, sono intervenuti Carla Merga, presidente di Noisempredonne, l’associazione che porta avanti il progetto all’ospedale Valduce di Como, e Giuseppe Pozzi, responsabile della comunicazione per l’associazione brianzola.
Una bella vetrina per l’associazione brianzola, non tanto per la pubblicità ottenuta che la proietta nelle case di tutti gli italiani, ma soprattutto nella convinzione che parlare del bene possa contribuire a generare altro bene e, chissà, nuove iniziative di solidarietà nel resto della nostra penisola.
Il prezioso progetto ideato da Cancro Primo Aiuto è già conosciuto da molte donne: praticato in molti ospedali distribuiti in dodici province italiane (una trentina di realtà, tutte lombarde più il “San Martino” di Genova e l’istituto oncologico del Mediterraneo con sede a Catania), ha permesso di consegnare gratuitamente parrucche di ottima fattura a quindicimila donne sottoposte a chemio o radioterapia. Parrucche di pregio, tanto che l’associazione è perfino arrivata a stringere un accordo con un importante produttore, realizzando uno specifico catalogo con una trentina di prodotti, tagli e colori diversi secondo le esigenze delle malate che si rivolgono ai centri collegati con Cancro Primo Aiuto.
Prima ancora che dalla Rai l’importanza pubblica di Cancro Primo Aiuto e del “Progetto Parrucche” era stata riconosciuta ufficialmente anche dalla Regione Lombardia. Il Pirellone, apprezzando l’idea e il suo valore sociale, ha stabilito di versare 250 euro a parrucca. Un sostegno concreto, che va al di là delle semplici parole di apprezzamento e che, passo dopo passo, ha permesso di estendere il progetto ad altre aree e strutture sanitarie della Lombardia.