MONZA – “Il general manager ha risposto alla lettera di richiesta dei lavoratori italiani di Adidas che chiedono, anche a fronte dei risultati positivi e della forte crescita di tutti gli indicatori, di utilizzare strumenti di ammortizzazione sociale conservativi dell’occupazione, di ricorrere alle uscite volontarie e di discutere un nuovo piano industriale con il coinvolgimento delle istituzioni per dare stabilità ai livelli occupazionali in Italia visto il susseguirsi di continue riorganizzazioni”. E’ quanto afferma Matteo Moretti, della Filcams Cgil, che manifesta tutto il suo sconcerto.
“Adidas – afferma il sindacalista – dichiara di non retrocedere dalla decisione della delocalizzazione e che i 41 licenziamenti sono necessari! Riteniamo ancora più urgente la convocazione da parte istituzionale di Adidas poiché è inaccettabile che la multinazionale tedesca, che vede crescere il fatturato in Italia del 15%, che dichiara il 2019 come un anno da record, dichiari che i licenziamenti per spostare attività, svolte brillantemente da lavoratori italiani, in Portogallo tramite nuove assunzioni siano l’elemento che garantisce il buon andamento aziendale”.
“La preoccupazione per le prospettive future – conclude Moretti -, in virtù dei rumors su nuove ristrutturazioni, ci impone di agire con la massima responsabilità nel rivendicare un piano industriale che garantisca delle prospettive alle centinaia di lavoratori e lavoratrici”.
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Fra sndacati e governo non anno capito niente . in quanto le aziende chiuderanno tutte e lo si sta vedendo dal numero di partite iva chiuse e imprenditori che cambiano nazione vi accorgerete quando non vi arrivera piu lo stipendio e allora sarà tardi questo stato costa troppo bisogna chiudere gli uffici statali ,,sveglia …