SEREGNO – L’utilità di Internet è innegabile, ormai abbiamo sempre lo smartphone in mano e non possiamo fare a meno dei benefici della rete. Tutto il mondo, con l’abbattimento dei confini e dei servizi disponibili, con pochi click è a portata di mano con una comodità che una volta sarebbe stata equiparata alla fantascienza. Un dato, però, fa davvero riflettere: sul territorio seregnese è possibile utilizzare il Wi-Fi gratuito in molte delle aree più frequentate e più strategiche, ma i cittadini non lo sanno. Su quasi 45mila residenti, ai quali dovremmo aggiungere per un conto corretto anche le numerose persone che trovano lavoro negli uffici, sono soltanto cinque coloro che utilizzano in media il servizio. Davvero da brividi. C’è un’unica eccezione: la biblioteca civica. Lì i ragazzi, per le loro ricerche e per scambiarsi mail o messaggi, ogni giorno sfruttano questa possibilità a pieno ritmo, così come dimostrano i dati riscontrati dai tecnici e sottoposti all’amministrazione comunale.
E pensare che il Wi-Fi diffuso sul territorio è il sogno di ogni Comune e di ogni politico in tutta la Brianza. Ogni volta i vari candidati alle elezioni promettono di mettere mano a questo argomento affinché i cittadini possano “navigare” gratuitamente con la connessione pubblica.
A seregno questo è già possibile. Ci tiene a farlo sapere l’amministrazione comunale, senza alcuna volontà di attribuirsi meriti, bensì con l’unico scopo di incentivare i cittadini a sfruttare questa possibilità. “Il servizio è gratuito e c’è anche da molti anni – spiegano dal municipio -. Ogni utilizzatore può facilmente beneficiare di novanta minuti di connessione ogni giorno”. Non sono neanche pochi, a dire il vero: un’ora e mezza di connessione è praticamente equiparabile all’utilizzo che può farne chi si serve di Internet per motivi di lavoro. A quanto pare, però, questo non è stato sufficiente per fare decollare l’iniziativa. “Purtroppo – rivelano gli uffici comunali -, da recenti rilevazioni degli accessi al servizio, il suo utilizzo da parte della cittadinanza è davvero marginale a eccezione dell’hotspot fornito all’interno della biblioteca civica”.
“Questo scarso utilizzo – afferma il vicesindaco Luigi Pelletti, che ha la delega alla Smart City – è da imputare prevalentemente alla mancata conoscenza del servizio. Abbiamo deciso, quindi, di provare a rilanciare partendo dalla cosa più semplice: collocare, nelle aree coperte dalla connessione, alcuni cartelli che segnalino il servizio e le modalità di accesso allo stesso. E questo, anche in prospettiva dell’attivazione di cinque nuovi punti Wi-Fi, realizzazione inserita nel bando Smart City di RetiPiù”.
Al momento in città sono già parecchie le aree “coperte” dal servizio gratuito: piazza Vittorio Veneto, via Trabattoni angolo via Garibaldi, piazza Segni, piazza Roma, stazione ferroviaria, parcheggio piscine, impianto natatorio, parco Due Giugno (area Veliero), corso del Popolo, piazza Italia, piazza Concordia, piazza Linate, via Garibaldi, via Schiapparelli. All’interno degli edifici, il servizio è presente nella biblioteca civica, in sala civica Gandini, in Palazzo Landriani, nel palazzo municipale di via Umberto e ne L’Auditorium di piazza Risorgimento. A breve all’elenco si aggiungeranno anche il parco 25 Aprile (nel pieno centro della città), il piazzale della chiesa di Santa Valeria, il parco Caduti di Nassiriya, il parco del Meredo che negli anni ha saputo conquistare un numero crescente di persone che amano fare camminate nel verde, e il parco Meroni-skate park.