GIUSSANO – In un colpo vengono spazzati via tutti i timori dei numerosi cittadini della Brianza nord e di quella occidentale: l’ospedale “Borella” sarà presto rilanciato con importanti investimenti per ricoprire un ruolo di primo piano all’interno della futura Asst della Brianza che diventerà operativa a partire dall’1 luglio. E’ quanto è emerso nel corso del sopralluogo effettuato nei giorni scorsi nella struttura sanitaria dal sindaco Marco Citterio insieme a Nunzio Del Sorbo, direttore generale della Asst di Vimercate, che ha competenza sul territorio.
In occasione dell’incontro Del Sorbo ha ricordato all’amministrazione comunale che non ha alcuna intenzione di farsi trovare impreparato all’appuntamento dell’1 luglio e che, proprio in questa ottica, l’ospedale di Giussano riveste un ruolo strategico. Innanzitutto per la sua collocazione geografica, in grado di intercettare un grande bacino di abitanti. E, particolare tutt’altro che secondario, per quello che può diventare nell’ambito di un progetto di sanità brianzola completamente ridisegnato e riqualificato.
Sul tavolo, tanto per iniziare, ci sono tre milioni stanziati da Regione Lombardia per ristrutturare il monobloco e per adeguare la struttura sanitaria alle norme per la sicurezza e per la prevenzione incendi. Nel frattempo l’ospedale, sebbene per molti versi ridimensionato, non ha mai cessato la sua attività: nel 2019 sono stati 208 i ricoveri nell’unità Sub Acuti e 490 nell’hospice per i malati terminali. Queste, almeno, le attività più visibili: perché in realtà al “Borella” si svolge anche un corso di specializzazione per formare medici di famiglia con lo scopo di risolvere il problema del turnover sul territorio. In più le prestazioni ambulatoriali: tra cardiologia, chirurgia generale, radiologia, diagnostica, endocrinologia, medicina, riabilitazione, oculistica, oncologia, ortopedia, traumatologia, ostetricia, ginecologia e otorinolaringoiatria sono state più di trentamila le prestazioni garantite ai malati cronici.
“Per l’ospedale – ha spiegato Del Sorbo – si profila anche una nuova specializzazione. L’orientamento è quello di dare vita a una struttura come Pot, presidio ospedaliero territoriale, per la cura dei malati cronici con patologie anche di una certa gravità, bisognosi di una ospitalità in un ambiente protetto. Mi riferisco a pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia, ma che non sono ancora pronti per una domiciliazione. Una tipologia di presidio sanitario destinato anche a ricoverare malati direttamente assegnati dai medici di famiglia”.
A margine dell’incontro il sindaco ha espresso la sua piena soddisfazione: “Ho chiesto al direttore generale di fare il punto sul futuro della struttura e capire quali possono essere le prospettive di sviluppo di un polo sanitario, percepito ancora dalla cittadinanza come un punto di riferimento. Sono molto soddisfatto di quanto prospettato dall’intera classe dirigente dell’Asst di Vimercate, che ringrazio per la disponibilità e la chiarezza. Dall’incontro è emerso che l’azienda punta sulla nostra struttura che, oltre a essere riqualificata, sarà caratterizzata anche da un progetto di sviluppo dell’offerta sanitaria con l’attivazione di posti di degenza di comunità per accompagnare i bisognosi attraverso un percorso guidato dalla fase acuta al rientro al domicilio. E’ un percorso che, senza dubbio, offrirà sollievo e aiuto anche ai familiari, spesso in grave difficoltà nella gestione quotidiana dei malati cronici”.
E’ deceduto Roberto Pinardi, già direttore amministrativo alla Asst Vimercate
Giugno 28, 2022
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Questo messaggio che io sto scrivendo non basta per descrivere quello che ho ricevuto presso il reparto dei sub-acuti di Giussano.Cure mirate,attenzioni mediche,affettive,psicologiche a me e ai miei famigliari.Sono contento per il nuovo progetto.