CESANO MADERNO – “Ci sono stati sei mesi per finalizzare la lettera di intenti siglata lo scorso novembre, sei mesi per trovare un accordo, sei mesi che come testimoniano le tante email inviate a mezzo pec sono trascorsi inutilmente. In questi sei mesi, Aeb è stata praticamente assente”. Luca Zardoni, presidente della Assp (controllata dal Comune di Cesano Maderno), ha deciso di rimanere zitto dopo aver letto le dichiarazioni di Loredana Bracchitta, presidente del gruppo seregnese. Soprattutto Zardoni non accetta che venga attribuita ad Assp la responsabilità di non aver chiuso l’accordo per la gestione delle farmacie.
“Nei sei mesi in cui Aeb era assente – spiega Zardoni – Assp con serietà ha dato corso a quanto previsto dalla lettera di intenti, conferendo le proprie partecipazioni di Gelsia, Gelsia Ambiente e RetiPiù in Aeb, operazione propedeutica all’ingresso di A2A in Aeb. Nel contempo, mentre Aeb non rispondeva alle nostre sollecitazioni, due nuove amministrazioni comunali (Varedo e Limbiate) sono divenute socie di Assp. Abbiamo sviluppato nuovi servizi che le nostre farmacie svolgono a favore delle fasce più deboli e per le comunità nelle quali operano. cittadine che, probabilmente, sono sconosciute all’avvocatessa Brachitta impegnata a condurre in porto l’operazione che, come si può leggere sul sito dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (C12294), porterà all’ “Acquisizione da parte di A2A S.p.A. del controllo esclusivo di Ambiente Energia Brianza S.p.A.”.
Il presidente di Assp afferma di aver fatto tutto il possibile: “Perfino in seguito alla decisione dell’assemblea straordinaria che ha ceduto la direzione e il controllo di Aeb (e delle farmacie che gestisce) ad A2A, abbiamo tentato un accordo, non per calcoli meramente economici ed imprenditoriali, ma soprattutto perché riteniamo che il patrimonio di rapporti, conoscenze, sostegno, ausilio, prossimità rappresentato dalle farmacie comunali (delle comunità della Brianza) sarebbe dovuto restare nella sfera pubblica e non controllate da A2A”.
Zardoni si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “Su una cosa ha però ragione l’avvocatessa Bracchitta: dopo sei mesi di inutili approcci abbiamo chiesto delle garanzie reali a testimonianza della concreta buona fede di trovare un accordo. In realtà, l’accordo firmato con A2A si discosta su diversi punti da quanto afferma l’avvocatessa Brachitta, prevedendo che il Comune di Seregno e A2A decideranno insieme cosa fare delle farmacie. Purtroppo, Assp non ha ricevuto garanzie reali mentre loro – nel contempo – si affrettavano a registrare l’atto dell’assemblea dei soci. Questo ha fatto partire il conto alla rovescia del recesso e cosi si concretizzava il rischio di non poter riscattare le azioni. È lecito ipotizzare che confidavano nella scadenza dei termini? Dire oggi che la nostra richiesta fosse illegittima si commenta da sola ed è irrispettosa dei professionisti che ci hanno lavorato. Se ci fosse stata una reale volontà non saremmo arrivati, dopo sei mesi, ben oltre i tempi supplementari, per poi non giungere ad alcuna conclusione”.
“Formulo all’avvocatessa Bracchitta i migliori auguri per il suo lavoro – conclude ZArdoni – sia di presidentessa di Aeb, sia di consigliere di amministrazione di MM (società al 100% del Comune di Milano), certo che continuerà a fare il meglio per i cittadini di Milano e per i cittadini di Seregno; come io, nel mio piccolo, cerco da qualche decennio di fare per i cittadini di Cesano Maderno”.