CERIANO LAGHETTO – Tutti in casa per il lockdown, l’amministrazione comunale ne ha approfittato per svolgere attività di controllo e pulizia del bosco con l’utilizzo di metal detector. La Polizia locale e il Gst (Gruppo di Supporto Territoriale) hanno setacciato ben 604.633 metri quadrati di bosco all’interno del Parco delle Groane, nella zona del Villaggio Brollo, quella in passato più frequentata dagli spacciatori che oggi, grazie alle ripetute operazioni effettuate dalle forze dell’ordine, sono stati cancellati, a suon di arresti e denunce.
Ma i malviventi hanno lasciato sul terreno una quantità enorme di attrezzatura utilizzata per le loro attività, tra cui diverse armi bianche, un significativo quantitativo di cocaina, proiettili, bilancini di precisione. Tra gli ultimi ritrovamenti, portati alla luce grazie al metal detector, anche una pistola a salve, minuziosamente avvolta nel nylon e occultata nel sottosuolo.
“L’arma – racconta Michele Speciale, responsabile della Polizia locale – versava in pessime condizioni tanto che, solo dopo un’attenta osservazione e con non poche difficoltà, gli agenti hanno appurato che si trattava di un’arma a salve, probabilmente pronta ad un utilizzo intimidatorio nei confronti delle forze di polizia o altri criminali vista la verosimile uguaglianza all’autentica ed alle caratteristiche di funzionamento”.
Ma durante le ricerche sono stati rinvenuti anche ben dodici telefoni cellulari, gran parte dei quali con Sim inserita, che potranno rivelarsi importanti per eventuali indagini da parte delle forze dell’ordine e vanno ad aggiungersi al pc e al gps già rinvenuti in precedenza. Da sottolineare anche il ritrovamento di quattro coltelli da macelleria, in aggiunta ai cinque machete e alla spada rinvenute nelle scorse settimane, e un plico di documenti personali, tutto materiale occultato sotto terra e portato alla luce grazie alle segnalazioni dei metal detector utilizzato dai volontari.
“Ancora una volta devo ringraziare i nostri volontari del Gst e la nostra Polizia locale per l’incredibile lavoro svolto – commenta l’assessore alla Sicurezza, Dante Cattaneo -. E’ stato un mese di impegno incessante per riuscire a fare tabula rasa di tutto ciò che è legato all’attività dei delinquenti che hanno invaso i nostri boschi, con la speranza di togliere loro quanto più possibile e rendergli la vita sempre più complicata, così che comprendano che il Parco deve tornare nelle mani dei cittadini e che noi non abbiamo alcuna intenzione di fermarci. Qui per loro non è più terra fertile”.
Alle parole sono seguiti i fatti. Sabato mattina si svolta la prima operazione di pulizia del bosco nel Parco delle Groane al Villaggio Brollo, dopo il lockdown. Un appuntamento particolarmente significativo per diversi aspetti, a cominciare dalla data che coincideva con la “Giornata della legalità” e il ricordo della strage che uccise il giudice Giovanni Falcone con la compagna e la loro scorta.
Sul posto, gradito ospite in risposta all’invito formulato dal sindaco Roberto Crippa era presente anche il nuovo presidente del Parco delle Groane, Emiliano Campi, che ha ringraziato i volontari e partecipato in prima persona alle operazioni di raccolta rifiuti.
All’attività hanno partecipato anche volontari di Protezione civile, volontari del Gst di Ceriano Laghetto oltre che, come sempre, assessori, consiglieri comunali e cittadini. Tutti con mascherine e guanti nel pieno rispetto delle prescrizioni di sicurezza. “L’area ha veramente cambiato faccia, al momento risulta libera da attività di spaccio e uso di stupefacenti – commenta soddisfatto l’assessore Cattaneo -. Questa deve tornare ad essere la normalità e la frequentazione in sicurezza deve essere il futuro di quest’area bellissima”.