ROMA – “Crediamo nella collaborazione, ma siamo pronti a chiudere le frontiere a chi non ci rispetta”. Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, si dichiara disposto a prendere provvedimenti nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Sul suo tavolo, infatti, in questi giorni ci sono temi caldi da affrontare, come quello della libera circolazione negli Stati dell’Unione Europea. Già alcuni Paesi si sono espressi in modo molto critico nei confronti dell’Italia e non sono disposti ad accoglierci.
“Sì alla collaborazione – taglia corto di Maio – ma anche alla reciprocità. Se qualcuno pensa di chiuderci la porta in faccia solo per i propri interessi, allora risponderemo. Questo è ciò che dirò nei viaggi che ho in programma nei prossimi giorni. Incontri a partire dal 3 giugno, perché andare a trattare con uno Stato estero mentre noi abbiamo ancora regole restrittive è complicato”.
Quindi missioni in Germania, Slovenia, Grecia, anche per parlare di flussi turistici internazionali. “Al ministro greco – aggiunge Di Maio – mostrerò i dati di tutte le nostre regioni”.
All’obiezione che anche in Italia, nel nostro piccolo, c’è chi vuole chiudere la porta, proprio sulla base dello stesso principio dei greci, Di Maio ribatte: “Comprendo le preoccupazioni di chi amministra i territori, ma le scelte del Governo sono dettate da un confronto con il comitato scientifico”.