MONZA – Un’attesa lunghissima, addirittura 19 anni. Ora, però, esplode la gioia: il Monza torna in Serie B. L’ufficialità è arrivata oggi dopo il Consiglio della Federcalcio: il Monza, il Vicenza e la Reggina, in testa nei loro gironi della Lega Pro, vengono promossi nella serie cadetta.
Sul campo nessuno avrebbe avuto dubbi. Il Monza aveva decisamente stradominato durante la stagione: 18 vittorie, 7 pareggi, 2 sole sconfitte. Unica squadra imbattuta in trasferta in campionato a livello di calcio professionistico italiano.
I tifosi avevano iniziato a incrociare le dita lo scorso anno con il cambio di proprietà. Il presidente Silvio Berlusconi, però, non aveva potuto fare granché: subentrato a mercato ormai chiuso, aveva cercato di portare qualche innesto nel mese di gennaio, ma senza cambiare le sorti della stagione. Diversa la musica in quest’ultimo campionato. Fin da subito è stato allestito uno squadrone altamente competitivo. Già prima del campionato l’undici di mister Cristian Brocchi aveva fatto esaltare i tifosi con le ottime prestazioni in Coppa Italia: eliminato il Benevento, poi grande per 80 minuti nella sfida contro la Fiorentina prima di essere eliminato.
In una cosa le due avversarie, ben più quotate, erano d’accordo: il Monza non è una squadra da Lega Pro. L’undici biancorosso lo ha confermato durante la stagione, con prove magistrali e risollevando l’entusiasmo calcistico dell’intera città. Ovazioni allo stadio Brianteo, cori anche per Berlusconi e Galliani.
In ogni partita entravano due squadroni: uno all’inizio, uno verso il 65′ quando l’allenatore iniziava la sua girandola di sostituzioni. A entrare in campo erano ancora fior di giocatori che gli avversari potevano solo ammirare o cercare di arginare. A gennaio nuovi innesti con la riapertura del mercato, nonostante un vantaggio in campionato ampiamente rassicurante. “Stiamo lavorando in prospettiva per la B”, spiegava Adriano Galliani.
Poi il coronavirus. Ha fermato tutto, i campionati, la splendida cavalcata verso quel traguardo della B che i nostalgici amavano ricordare e che tutti i tifosi speravano, prima o poi, potesse diventare di nuovo realtà.
Una promozione arrivata dal Consiglio della Federcalcio, ma frutto di grandi partite: 16 punti di vantaggio sulla seconda dicono già tutto sulla differenza di valori.
Si va dunque in Serie B. E stando alle promesse di Berlusconi, questo è solo il primo step. L’obiettivo, quello vero, è portare il Monza e la Brianza in Serie A.