SEVESO – Un saluto di fine anno per tutte le scuole di Seveso. Lo ha proposto l’amministrazione comunale ai dirigenti scolastici, mettendo a disposizione l’ampio spazio del Bosco delle Querce. Con un’idea: suddivisi per classe, fino al mese di luglio, garantendo così il rispetto delle normative in vigore per contenere la diffusione del coronavirus e, allo stesso tempo, offrire agli alunni la possibilità di rivedersi per un saluto.
L’iniziativa parte già lunedì 15 giugno. Coinvolge tutti i bambini e i ragazzi dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia fino all’ultimo della scuola secondaria di primo grado, sia scuole pubbliche sia paritarie. L’amministrazione comunale ha infatti chiesto a tutti i dirigenti scolastici che si tenesse il tradizionale saluto di fine anno per le classi giunte al termine del loro ciclo formativo. Molte hanno già aderito all’iniziativa, che vedrà la partecipazione di un ristretto numero di insegnanti e genitori , per evitare il rischio di assembramenti. Lunedì alle 18 saranno le classi quinte della scuola primaria “Enrico Toti”. Poi seguiranno le altre scaglionate fino al mese di luglio.
“L’emergenza sanitaria ha costretto le autorità a svuotare fisicamente le aule delle nostre scuole confinando bambini e ragazzi a casa – dichiara il sindaco Luca Allievi –. Ma non ha certamente svuotato le aule nell’animo dei nostri piccoli concittadini, che dopo qualche giorno di ‘lockdown’ sono convinto che abbiano desiderato tornare al più presto a istruirsi stando vicini ai loro compagni di classe. Purtroppo ciò non è avvenuto in tempo per la fine dell’anno scolastico, ma con questi saluti desideriamo che ricordino anche loro ‘quell’ultima campanella’…”.
“Alla fine di maggio – aggiunge Luca Varenna, assessore all’Istruzione – ho pensato ai piccoli del terzo anno della scuola dell’infanzia, ai bambini della classe quinta della scuola primaria e ai ragazzi del terzo anno della scuola secondaria di primo grado che non avrebbero potuto concludere insieme il loro ciclo formativo, né vivere il momento speciale dei saluti e del suono dell’ultima campanella. È vero che la didattica a distanza ha assicurato lo svolgimento delle lezioni anche in questi mesi di ‘lockdown’, ma lo schermo di un computer ha presumibilmente allentato quel legame speciale che si crea in una classe, fatto di relazioni uniche, di amicizia, stima e comprensione. Così ho proposto l’organizzazione di questi saluti, per dare modo ai nostri piccoli concittadini di rivedersi tutti assieme, pur nel rispetto del cosiddetto distanziamento sociale”.