CESANO MADERNO – Doveva essere un simbolo per ribadire il no alla violenza contro le donne: è diventata involontariamente anche un simbolo degli atti di vandalismo che vengono commessi in città. La panchina rossa davanti al municipio è stata infatti presa di mira da sconosciuti, scatenando l’ira del Comune.
“La panchina rossa davanti al municipio – spiega l’amministrazione comunale su Facebook – era stata installata l’8 marzo scorso, in occasione della Festa della Donna: un utile e gradevole elemento di arredo urbano e soprattutto un simbolo contro la violenza alle donne. Nella foto di allora si vede anche il manifesto sulla facciata del Comune: “La Città di Cesano Maderno contro la Violenza sulle Donne”. Una sottolineatura importante, che aveva favorevolmente colpito anche il Prefetto di Monza e Brianza, Patrizia Palmisani, durante la sua prima visita alla nostra città. Ora quel simbolo è stato sfregiato: ignoti hanno preso di mira la panchina e l’hanno rotta. Un gesto idiota e vile, grave nella sua stupidità. Risultato: i cittadini per un po’ non potranno utilizzare la panchina, che dovrà essere riparata, e le donne, in particolare le vittime di violenza e discriminazioni, si sentiranno defraudate di un simbolo di attenzione e solidarietà”.
L’Amministrazione comunale, molto sensibile al tema della parità e contro la violenza di genere, si esprime con le parole dell’assessora alle Pari Opportunità Simona Buraschi e della consigliera comunale Sara Spadafora:
“La panchina rossa – afferma Simona Buraschi, assessore alle Pari opportunità – è un bene a disposizione della cittadinanza cesanese, installata il giorno dell’8 marzo 2020 come simbolo visibile della lotta contro la violenza sulle donne che il Comune di Cesano sostiene da tempo con energia attraverso provvedimenti e iniziative. Vandalizzare la panchina rossa è un atto doppiamente vergognoso e criminale: è un danno ad un bene della città ed è una intollerabile offesa per chi crede, lavora e combatte per i valori che questo simbolo rappresenta; ma soprattutto sono le vittime di violenza ad essere umiliate da questo attacco di vandali, che se hanno agito con fine intimidatorio, troveranno un’Amministrazione determinata e pronta a rispondere. Di fatto, invitiamo i responsabili del gesto a contattare l’amministrazione”.