MILANO – Questa storia “è pazzesca”. Lo dice il governatore della Lombardia Attilio Fontana, in un colloquio con la Stampa sull’inchiesta per frode su pubbliche forniture che lo ha coinvolto. “Ma qual è il reato? Di solito le persone finiscono indagate perché prendono dei soldi illecitamente. Io invece rischio di passare alla storia come il primo politico che viene indagato perché i soldi ha cercato di versarli. Certo, quando è saltata fuori questa storia e ho visto che mio cognato faceva questa donazione, ho voluto partecipare anch’ io. Fare anch’io una donazione. Mi sembrava il dovere di ogni lombardo”.
Alla fine “la Regione da mio cognato i camici li ha avuti gratis (una parte, ndr) e l’unico reato che vedo veramente è una palese violazione del segreto istruttorio e per questo probabilmente mi rivolgerò ai magistrati di Brescia”. Nel conto del governatore all’estero “non c’è niente di illecito – sottolinea -, sono capitali denunciati e scudati, un eredità di mia madre. Non vedo di cosa dovrei vergognarmi”. Fontana ribadisce che “della fornitura non sapevo niente. L’ho saputo solo quando mio cognato ha deciso di fare la donazione”. Per il governatore “ormai in questo Paese la democrazia per alcuni è stata sospesa. Anzi, non esiste più”. Ogni democratico “dovrebbe indignarsi per quello che mi sta succedendo ma lo so, tanto è inutile, le regole ormai sono saltate”.
“Il fascicolo sulla fornitura dei camici viene aperto sulla base di una segnalazione di operazioni sospette trasmesso alla procura di Milano dal nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza”: lo ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli, che coordina le indagini assieme ai pm Furno, Scalas e Filippini, riferendosi alla segnalazione fatta dalla Unione Fiduciaria di un bonifico poi bloccato di 250.000 euro da parte del governatore della Lombardia Attilio Fontana alla Dama spa, società del cognato, con la causale che si riferiva ai camici. Romanelli ha confermato che il governatore è indagato solo per frode in pubblica fornitura.
“Nelle dichiarazioni richieste dalle norme sulla trasparenza – afferma Fontana – sono riportati nel dettaglio i miei patrimoni, non vi è nulla di nascosto e non vi è nulla su cui basare falsi scoop mediatici”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, in relazione all’inchiesta sulla vicenda dei camici che lo vede indagato per frode. “Adesso qualche ora di riposo, da domani si riprende come sempre il lavoro alla guida della Regione più bella del mondo”. (Ansa)