MONZA – La situazione in cui versa il carcere di Monza è ormai diventata insostenibile a seguito della seria e preoccupante carenza del personale giuridico-pedagogico e del personale impegnato in area contabile. E’ l’allarme lanciato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa Monza e Brianza.
“Attualmente le educatrici e gli educatori in servizio presso la struttura monzese – spiegano i sindacati – sono 3 su un totale di 6 previsti in organico e i funzionari contabili sono 2 a fronte dei 4 previsti. Il personale impegnato deve già normalmente fronteggiare la gestione di un carico di lavoro enorme: il carcere di Monza conta circa 580 detenuti mentre la pianta organica viene stimata su un’utenza regolamentare di 430: il rapporto educatore/detenuto è quindi ad oggi di 1:190, dato assolutamente preoccupante”.
“L’attuale situazione emergenziale – aggiungono i sindacati – non ha fatto altro che acuire un problema strutturale che ormai da anni caratterizza l’istituto penitenziario di Monza (e non solo) e questa carenza, inaccettabile e insostenibile, mette a serio rischio sia i lavoratori che la tenuta del sistema di riabilitazione carceraria. I compiti attribuiti al personale giuridico-pedagogico sono di grandissima importanza: se è vero che l’esecuzione della pena detentiva deve acquisire una reale valenza educativa affiancando allo sconto della pena un percorso di reintegrazione sociale che coinvolga la persona detenuta, allora nessuno può o deve accettare un tale disinvestimento di risorse umane e professionali. Parliamo di figure con un ruolo fondamentale, chiamate ad assumersi la diretta responsabilità del trattamento individualizzato del condannato e che l’emergenza pandemica ha ulteriormente caricato di nuove, pressanti e improrogabili responsabilità”.
“Vogliamo evidenziare con forza – concludono gli esponenti brianzoli dei tre sindacati – che tutte le professionalità impegnate nel funzionamento del sistema carcerario meritano attenzione e investimento. Anche le professionalità dell’area contabile rappresentano elemento fondamentale per la tenuta del sistema attraverso un’attività di gestione delle risorse economiche e finanziarie anch’esse necessarie per l’assolvimento degli obblighi istituzionali. Non appare pertanto ammissibile quanto appreso nel corso dell’ultimo incontro tra organizzazioni sindacali e direzione nel quale siamo stati informati che, a fronte della richiesta della direzione stessa di ricevere personale in copertura delle carenze segnalate, non vi sia stato alcun provvedimento da parte delle autorità preposte. Chiediamo un’immediata azione volta a sanare una situazione ormai non più gestibile. Chiediamo che il ministero e il Dap intervengano fornendo alla struttura il personale di cui necessita a tutela del servizio riabilitativo e organizzativo e a tutela del benessere dei lavoratori che non possono, da soli, sostenere il peso della burocrazia e della disorganizzazione del comparto. Chiediamo un intervento deciso, urgente e risolutivo di questa situazione”.