SEREGNO – Presto una delle aree più degradate del territorio sarà ridisegnata in vista di una nuova restituzione alla collettività: la direzione nazionale dell’Inps, dopo mesi di colloqui e di trattative, ha deciso di cedere la ex Clinica Santa Maria, situata tra la via Circonvallazione, via Settembrini e via Boccaccio, all’amministrazione comunale.
Era una struttura sanitaria privata coi fiocchi quando era ancora attiva. Poi l’abbandono e, inevitabilmente, il lento degrado fino alla situazione attuale: da presenza qualificante per la città a realtà ingombrante. Zona da evitare, non solo per le cattive frequentazioni ma, come si è visto nei mesi scorsi, anche per la caduta di calcinacci nelle giornate di vento. A quello ha cercato di porre rimedio l’amministrazione comunale che, con firma del sindaco Alberto Rossi, ha imposto all’Inps, ente proprietario dell’immobile, di garantire le condizioni di sicurezza.
Proprio questi episodi avevano spinto Tiziano Mariani (leader della lista civica “Noi x Seregno”) a chiedere al sindaco un intervento immediato benché drastico: “La soluzione migliore è quella di provvedere all’esproprio di tutta l’area e, successivamente, abbattere l’edificio per realizzare un grande parco a beneficio della cittadinanza”. Si tratta del resto di un immobile di quattro piani fuori terra su una superficie di 4.400 metri quadrati più una ex chiesa di 300 metri quadrati e parte rimasta a giardino.
L’idea dell’esproprio era stata subito scartata dal primo cittadino: “Preferisco cercare soluzioni più bonarie, che evitano sicuri ricorsi in tribunale, spese per gli avvocati e dilatazione dei tempi”. Era così riuscito a dare vita a un continuo scambio di e-mail con l’Inps che, nel maggio 2019, aveva accettato di ricevere a Roma il sindaco insieme all’assessore Claudio Vergani per prendere in considerazione per la prima volta la possibilità di cessione dell’immobile.
Da lì i contatti non si sono mai interrotti. E il lungo lavoro di relazioni e di trattativa ha portato alla definizione dell’accordo: l’Inps si impegna a cedere la Clinica Santa Maria, immobile ormai degradato e considerato non più strategico per le finalità dell’istituto, che negli anni ha rinunciato all’idea di realizzare una nuova sede territoriale, per un corrispettivo di 332mila euro. Il valore è stato quantificato da una perizia ufficiale dell’Agenzia del Territorio. Manca soltanto un passaggio finale, che è solo una formalità: nella serata di lunedì 30 settembre il Consiglio comunale dovrà dare il via libera all’operazione approvando lo stanziamento nell’ambito dell’assestamento generale di bilancio.
“E’ prematuro anticipare ora scelte future – afferma il sindaco -, ma siamo già al lavoro su alcune ipotesi di sviluppo. Non so se è un passaggio storico per la città, ma di certo siamo di fronte a uno snodo cruciale per il futuro di un’area abbandonata ormai da mezzo secolo. Con l’acquisizione ci assumiamo l’onere e l’impegno di recuperare un’area degradata del territorio”.