MILANO – “Non intendo querelare per diffamazione Andrea Monti sulle illazioni dallo stesso ricevute circa mie eventuali e fantomatiche “sponsorizzazioni” nella vicenda Odos, ma è necessario fare alcune precisazioni”. A poche ora di distanza dalla presa di posizione del consigliere regionale della Lega, è di nuovo Marco Fumagalli (Movimento 5 Stelle) a intervenire sulla vicenda Odos per esprimere tutti i suoi dubbi e il suo malcontento.
“In qualità di consigliere regionale della Lombardia – spiega Fumagalli – in data 2 dicembre ho interessato della vicenda l’organismo regionale per le attività di controllo. Ad Orac ho chiesto di effettuare le opportune verifiche riguardanti la telefonata che avevo ricevuto volta a bloccare la decisione del Tribunale fallimentare che si era già peraltro espresso sulla vicenda Odos. Per andare a fondo e meglio comprendere i motivi per i quali Regione Lombardia non voleva dar seguito alle decisioni prese da un tribunale fallimentare e da un curatore, in data 11 novembre, ho depositato un’interpellanza (ITL 5028) a risposta scritta con la quale chiedevo se fosse intenzione della Giunta regionale dare indicazioni alle Asst interessate affinché dessero parere favorevole all’affitto d’azienda della Odos Service S.r.l. con il conseguente subentro nei rapporti contrattuali e garanzia nella salvaguardia dei rapporti di lavoro così come peraltro sancito dal tribunale fallimentare di Monza”.
“Sono profondamente convito – conclude Fumagalli – che sia doveroso trattare la vicenda Odos in commissione regionale, unico luogo deputato al confronto e al dialogo in cui sono rappresentati tutti gli interessi dei cittadini. Voglio cogliere l’occasione dell’interessamento del consigliere Andrea Monti, così come a suo tempo del consigliere Alessandro Corbetta, per sollecitare assieme a me che Orac concluda l’istruttoria e che la commissione sanità calendarizzi la mia interpellanza che a suo tempo era indirizzata a Gallera e che adesso sarà oggetto di risposta da parte dell’assessore Moratti”.