SEREGNO – La sala d’attesa della stazione ferroviaria chiude i battenti in orario notturno. Lo ha deciso Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) accogliendo la richiesta dell’amministrazione comunale. Già da martedì, insomma, spazio chiuso dalle 20 fino alle 6.30 del mattino quando iniziano ad arrivare i pendolari.
“Ho ricevuto la comunicazione nel pomeriggio di martedì – afferma il sindaco Alberto Rossi -. Una lettera formale da Rfi, che ringrazio per la celerità e lo spirito di collaborazione con cui ha affrontato la questione da noi posta della custodia della sala d’attesa. Per una riorganizzazione interna ai servizi di Rfi, da alcuni giorni rimaneva aperta ventiquattr’ore su ventiquattro”.
La scelta di richiedere la chiusura sta nella necessità di eliminare le situazioni di degrado e di trasformare quello spazio in centro di traffici illeciti: “La chiusura della sala d’attesa nelle ore serali e notturne – conferma il sindaco – quando il numero dei passeggeri in transito è limitatissimo, è assolutamente necessaria per evitare che lo spazio diventi riparo notturno per personaggi equivoci. Con Rfi, inoltre, è già in corso un’interlocuzione per innalzare, con altri interventi organizzativi, gli standard di sicurezza della stazione ferroviaria cittadina”.
L’attenzione del sindaco nei confronti della stazione ferroviaria non è certo una novità. Fin dal suo insediamento ha subito dedicato il suo tempo a questo problema. Del resto da pendolare conosceva molto bene quella realtà: un luogo frequentato ogni giorno da circa 14mila persone e che, di sera, si trasforma in spazio poco accogliente e mal frequentato. Non è certo un caso se Rossi, insieme all’assessore William Viganò (che ha la delega alla Sicurezza), proprio dalla stazione ferroviaria hanno fatto partire il progetto dei pattugliamenti serali della Polizia locale, organizzati in modo congiunto con i Carabinieri. Sia Rossi sia Viganò avevano voluto essere presenti in diverse occasioni per rendersi personalmente conto della situazione.
Quanto avevano visto coi loro occhi aveva rafforzato in loro la convinzione che la stazione Fs, una delle grandi porte di accesso alla città, a due passi dal centro storico, doveva essere riqualificata al più presto. Proprio questa conclusione li aveva portati a cercare un accordo con Rfi per una revisione di tutti i servizi della stazione e dei vari accessi e, insieme, per un rifacimento completo della piazza, da migliorare sia dal punto di vista urbanistico sia dell’accoglienza, con tanto di inserimento di una velostazione (parcheggio custodito per le biciclette).
Nel frattempo resta in piedi il tema di un presidio fisso delle forze dell’ordine. Perso il distaccamento della Polstrada, il sogno è quello di potere avere al più presto gli agenti della Polfer, da ospitare proprio al primo pianto dell’edificio della stazione: 400 metri quadrati a disposizione, soprattutto uomini per garantire la sicurezza in tutta l’area.