• Home
  • Categorie
    • Almanacco
    • Ambiente
    • Animali
    • Attualità
    • Benessere
    • Brevi di Lombardia
    • Cinema
    • Enogastronomia
    • Eventi
    • Famiglia e Disabilità
    • Impresa
    • Innovazione
    • L’editoriale
    • Libri
    • Monza e Brianza
    • Mostre
    • Musica
    • Sanità
    • Soldi
    • Sport
    • Teatri
    • Turismo
  • Newsletter
  • Contatti

In breve

Moratti: "Entro giugno una dose di vaccino a tutti i lombardi"

Solaro (Mi) - Calci, pugni e rapine ai coetanei: 5 giovanissimi nei guai

Magenta (Mi) - Primario arrestato per turbativa d'asta e corruzione

Fontana: "La Regione Lombardia resta in zona arancione"

Lombardia: cala il tasso di positività (9,1%), ma il dato di Milano fa paura

Trenord: sciopero dalle 21 di domenica alle 21 di lunedì


L’immunità di gregge in Italia? Nella migliore delle ipotesi nel settembre 2023

0 Comment
 01 Feb 2021   Posted by Gualfrido Galimberti


La situazione è decisamente migliorata, ma chi confida nell’immunità di gregge per porre fine all’emergenza Covid dovrà mettersi l’animo in pace: se tutto va bene potremmo arrivare a questo obiettivo nel mese di settembre 2023. Sono i calcoli della Fondazione Hume che, ogni lunedì, fa il punto della situazione basandosi sui dati ufficiali.

Per l’immunità di gregge, così come rivelato in più occasioni da Roberto Speranza (ministro della Salute) e dal sottosegretario Sandra Zampa, si dovrebbe riuscire a vaccinare l’80 per cento di 60 milioni di italiani.

La Fondazione Hume tiene costantemente aggiornato l’indice Dqp (acronimo di “Di questo passo”), che stima il numero di settimane che sarebbero ancora necessarie se – in futuro – le vaccinazioni dovessero procedere “di questo passo”. All’inizio della quarta settimana del 2021 (lunedì mattina, 25 gennaio) il valore di DQP era pari a 355 settimane, il che corrisponde al raggiungimento dell’immunità di gregge non prima del mese di novembre del 2027. All’inizio della quinta settimana del 2021 (lunedì mattina, 1 febbraio) il valore di Dqp è pari a 138 settimane, il che corrisponde al raggiungimento dell’immunità di gregge non prima del mese di settembre del 2023.

“Il valore del Dqp – spiegano dalla fondazione – è nettamente migliorato rispetto a quello della settimana scorsa (355 settimane, immunità di gregge a novembre 2027) ed è tornato ai livelli delle due settimane iniziali. Per raggiungere gli obiettivi enunciati dalle autorità sanitarie (immunità di gregge entro settembre-ottobre 2021), il numero di vaccinazioni settimanale dovrebbe essere circa il quadruplo di quello attuale (2 milioni la settimana, anziché 500 mila)”.

La Fondazione Hume, comunque, avvisa subito che la stima si basa “sulle ipotesi più ottimistiche che si possono formulare, e quindi va interpretata come il numero minimo di settimane necessarie”.

Il calcolo dell’indice si basa su 4 parametri:
– una stima del numero di italiani vaccinati necessario per garantire l’immunità di gregge;
– quante vaccinazioni sono state effettuate nell’ultima settimana (da lunedì a domenica);
– quante vaccinazioni erano state effettuate dall’inizio della campagna (1° gennaio 2021) fino alla settimana anteriore a quella su cui si effettua il calcolo;
– che tipo di vaccini verranno presumibilmente usati (a 2 dosi o a dose singola).

Nella versione attuale l’indice si basa sulle ipotesi più ottimistiche possibili sul funzionamento del vaccino e sull’andamento della campagna vaccinale. Più precisamente:
– i vaccini somministrati non solo proteggono i vaccinati dall’insorgenza della malattia, ma impediscono la trasmissione dell’infezione ad altri (immunità sterile);
– l’obiettivo è vaccinare il 70% della popolazione (anziché l’80 o il 90%, come potrebbe risultare necessario);
– sul mercato vengono introdotti vaccini per tutte le fasce d’età, compresi gli under 16 (i vaccini attuali sono testati solo su specifiche fasce d’età);
– ci si accontenta di vaccinare ogni italiano una sola volta, trascurando il fatto che, ove la campagna di vaccinazione dovesse prolungarsi per oltre un anno, bisognerebbe procedere a un numero crescente di rivaccinazioni.

    Share This


Related Posts


Entrato in vigore il nuovo Dpcm, Campania e Romagna da lunedì in zona rossa
marzo 6, 2021

Moratti: “Entro giugno una dose di vaccino a tutti i lombardi”
marzo 6, 2021

Piemonte: arancione rafforzato in 20 aree su 38
marzo 6, 2021


Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • L'editoriale

    • Nuovo Dpcm, nel bresciano il ristorante che nessuno...
      dicembre 8, 2020

  • Decreto Sicurezza: che cosa cambia in Brianza

    • Chi si è mobilitato in Brianza contro il Decreto Sicurezza e per accoglienza diffusa
    • Un convegno per fare il punto della situazione sull’accoglienza in Brianza
    • #Brianzacheaccoglie: con il Decreto Sicurezza che cosa cambia
    >>>> Leggi tutti gli articoli
  • Almanacco

    • 3 settembre 1950: Nino Farina a Monza vince il primo...
      settembre 2, 2019

  • La foto della settimana

    Didascalia

  • Categorie

    AlmanaccoInnovazione
    AmbienteL'Editoriale
    AnimaliLibri
    AttualitàMonza e Brianza
    BenessereMostre
    Brevi di LombardiaMusica
    CinemaSanità
    EnogastronomiaSoldi
    EventiSport
    Famiglia e DisabilitàTeatri
    ImpresaTurismo



____© 2018 - seietrenta.com - tutti i diritti riservati - mail: redazione@seietrenta.com
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok