MEDA – “Una buona amministrazione comunale, per garantire l’interesse collettivo, dovrebbe attivarsi affinché siano noti e conosciuti gli impatti che una nuova e grossa struttura comporta per il territorio cittadino onde poterne poi valutarne la sua reale utilità. L’amministrazione di Meda rinuncia e si sottrae invece alla necessità di chiedere una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) su di un Piano attuativo che vuole insediare un complesso commerciale in un comparto dalle elevate criticità. Per il Comune di Meda non serve alcun studio di valutazione preliminare che mostri gli effetti indotti da una simile struttura sui volumi di traffico (attuali e futuri) correlati con il superamento della linea ferroviaria Fnm, la chiusura del passaggio a livello di via Seveso e con uno sguardo anche alle ricadute economiche sul tessuto dei negozi di prossimità”. Gli ambientalisti del territorio, “Sinistra e Ambiente” e “Impulsi, Sostenibilità e Solidarietà” criticano le scelte del sindaco Luca Santambrogio e della sua squadra di governo.
“La considerazione per la vivibilità della nostra città e per le nostre esistenze quotidiane – spiegano gli ambientalisti – dovrebbe però essere motivo per farla ritenere indispensabile. Cosa succederà in quell’area quando, con capitale privato, si insedierà un polo commerciale, struttura che, come quelle simili, genera traffico veicolare con una forte incidenza sul territorio e sull’ambiente ? Al momento non c’è neppure la certezza totale che con i capitali pubblici di Regione Lombardia venga attuato il superamento della linea ferroviaria Fnm con un sottopasso in via Seveso/Cadorna così come prevede la soluzione (con molte criticità) approvata dall’amministrazione comunale. Sottopasso che, una volta insediato il polo commerciale e secondo le intenzioni delle amministrazioni succedutesi, apparirebbe ineluttabile e risolutore, con buona pace dei sostenitori del sovrappasso che evitano di esprimersi sulle decisioni prese in ambito AT1, aggrappati alla realizzazione della bretellina (parte della viabilità dell’AT1), quale strada utile all’ipotesi sovrappasso da loro perorata. Per il Comune di Meda, capire e vagliare prima è dunque inutile”.
Con la delibera di Giunta n° 10 del 20 gennaio 2021, l’amministrazione medese ha approvato il piano attuativo della Mak Srl per un polo commerciale sull’area ex- Medaspan. “Nello stesso atto – aggiungono le due associazioni ambientaliste – la Giunta ha avallato anche le controdeduzioni che respingono le osservazioni inoltrate insieme da Sinistra e Ambiente e da Impulsi-Sostenibilità e Solidarità (unici gruppi ad averlo fatto, oltre ai proprietari di un’area limitrofa). L’esecutivo di Santambrogio ha scelto dunque la strada di una accettazione superficiale, privilegiando l’aspetto economico dell’operazione a discapito di un interesse pubblico che per logica necessitava e necessita di approfondimento preventivo su un intervento che condizionerà pesantemente il futuro dell’area e dell’economia cittadina. E’ stato sottostimato l’impatto che combina aspetti sociali, economici e ambientali, preferendo porre l’enfasi su come la trasformazione dell’area possa rappresentare il futuro biglietto da visita per Meda. L’interesse e il benessere pubblico esigerebbero la capacità di affrontare problemi complessi con strumenti adeguati di analisi e partecipazione, giungendo a soluzioni coraggiose e virtuose a beneficio di tutta la comunità . La crisi finanziaria prima, quella climatica e pandemica oggi dovrebbero indurre maggiori attenzioni allo sviluppo sostenibile a partire dai luoghi che abitiamo e frequentiamo”.