SEVESO – Una nuova convenzione per la gestione del Bosco delle Querce di Seveso e Meda, ma con una sorpresa: nello schema di convenzione biennale 2021-2022 non è previsto il finanziamento dei monitoraggi delle vasche della diossina. A rivelare il contenuto del documento è il gruppo di Sinistra e Ambiente che pone pubblicamente interrogativi a cui tutti vorrebbero veder seguire una risposta.
“La Giunta regionale – spiegano da Sinistra e Ambiente – nella seduta del 21 dicembre ha approvato la delibera n 4069 comprendente lo schema di convenzione 2021-2022 per la gestione del Parco Regionale Naturale del Bosco delle Querce di Seveso e Meda. Un passaggio formale che ogni due anni assegna le risorse regionali per la gestione, il mantenimento e l’utilizzo di questa area naturale, ricostruita dall’intervento umano dopo il disastro dell’Icmesa di Meda. Disastro che contaminò di diossina TCDD molte superfici di Meda, Seveso, Barlassina, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio. Per il biennio 2021-2022 sono previsti 120.000 euro a favore del Comune di Seveso per la gestione e l’apertura del Parco Naturale del Bosco delle Querce e 160.000 euro all’Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) per la gestione e manutenzione del verde. Questa volta, rispetto agli anni passati, nel testo della convenzione, che dovrà successivamente passare per l’approvazione nei Consigli comunali di Meda e Seveso, manca però una parte. E’ quella relativa alle due vasche di Meda e di Seveso dove sono sepolti i materiali pesantemente contaminati dalla diossina TCDD e dove in precedenza veniva affidato al Comune di Seveso, con uno stanziamento dedicato di 30.000 euro, il monitoraggio ambientale con analisi chimiche sul percolato e sulla falda e la manutenzione”.
“Nella delibera della Giunta regionale – sottolinea il gruppo di Sinistra e Ambiente – nelle considerazioni, si rimanda la gestione delle due vasche e del deposito di Cesano Maderno a generiche ‘successive determinazioni della competente Direzione Generale Ambiente e Clima’. Giusto porsi alcune domande: Perché questo finanziamento è stato eliminato dalla delibera e dalla convenzione? Perché il Comune di Seveso non è più incaricato dell’attività di controllo sulle due vasche? Chi eseguirà ora questa preziosa attività? Se ne farà carico Regione Lombardia? Con quale struttura, con quali fondi e con quale frequenza? Vale la pena che in commissione e in Consiglio comunale a Meda e a Seveso, quando si discuterà la convenzione, qualcuno proponga i nostri quesiti, chiedendo chiarimenti”.