SEREGNO – E’ un progetto unico in tutto il territorio di Monza e Brianza, per sostenerlo in modo concreto si mobilitano anche le grandi realtà della solidarietà: la “Casa della Carità”, progetto fortemente voluto dalla Comunità pastorale “San Giovanni Paolo II” con il supporto di numerose realtà del territorio, ora può contare anche sul sostegno della “Fondazione Europea Guido Venosta”. Ed è un aiuto che fa la differenza: la fondazione, infatti, ha deciso di farsi carico quasi interamente dell’investimento necessario per l’adeguamento dell’istituto “Cornelia e Pasquale Pozzi” di via Alfieri. Somma importante: i soli lavori strutturali comporteranno una spesa stimata tra i 150mila e i 200mila euro.
La rilevanza dell’importo non ha scoraggiato le parrocchie e le associazioni del territorio: la scuola di italiano per stranieri, gli artefici del “Piano freddo” per i senza fissa dimora, la Caritas cittadina, la congregazione delle “Figlie della carità”, la San Vincenzo. Anzi, un motivo in più per unire le forze e per dimostrare che, tutti insieme, si riescono a ottenere risultati impensabili a beneficio della collettività.
La “Casa della carità”, del resto, consiste proprio in questo: non un condominio, come aveva spiegato Monsignor Bruno Molinari, dove ogni associazione ha la sua sede, bensì il luogo dell’interazione tra tutte queste generose realtà per la presa in carico della persona in tutte le sue necessità.
La “Fondazione Europea Guido Venosta”, nata il 27 giugno 2000 per volontà di Guido Venosta (uno dei grandi nomi dell’Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro, gestita per trent’anni dal 1966 al 1996), presieduta dal nipote Giuseppe Caprotti, dall’inizio dell’emergenza sanitaria ha effettuato numerose donazioni sia per scopi solidali che per progetti nell’ambito della ricerca scientifica, tesi a fronteggiare il Covid-19.
“La nostra famiglia – afferma Caprotti – è da sempre radicata nel territorio brianzolo e la ‘Fondazione Europea Guido Venosta’ ha già effettuato interventi ad Albiate, a Merate e nel lecchese. Mi è sembrato quindi naturale rispondere positivamente all’appello della ‘Casa della Carità’ di Seregno, a favore degli ultimi”.
I lavori di ristrutturazione inizieranno questi giorni e dovrebbero concludersi entro gennaio 2022. Nel frattempo ben vengano altre donazioni. Tutte contribuiranno ad alimentare questo centro della solidarietà, dove la persona riceve sostegno e attenzione e dove ritrova la sua dignità.