SEREGNO – Prima il giudizio del Tar Lombardia, che è già è stato un bel terremoto e ha bloccato l’operazione di aggregazione tra Aeb e A2A. Adesso scatta l’ora del giudizio politico: la lista civica “Noi x Seregno”, Forza Italia e a la Lega, ovvero l’intera minoranza consiliare, chiedono ora la testa del sindaco Alberto Rossi, dell’assessore Giuseppe Borgonovo (che ha la delega alle Società partecipate) e di Loredana Bracchitta (presidente del gruppo Aeb). Non sono solo chiacchiere: i tre gruppi hanno firmato insieme una mozione per sfiduciare i tre esponenti.
L’opposizione ricorda che il sindaco aveva sostituito con revoca, un anno prima della scadenza, il Consiglio di amministrazione di Aeb. Allo stesso tempo rimarcano “un potenziale conflitto di interessi della neo presidente di Aeb, nominata a fine luglio 2019, già membro di Metropolitana Milanese Spa”. Contestati altri passaggi del lungo iter quali “l’assenza di evidenza pubblica da parte di Aeb nella procedura di aggregazione”, le “procedure di affidamento di Aeb agli advisor apparentemente senza rispetto del principio di rotazione”. In più le “tempistiche di effettuazione della due diligence in fase finale della procedura, anziché iniziale”, così come “dubbi sulle valorizzazioni” e “mancata evasione delle richieste di accesso agli atti”.
Insomma “scelte procedurali definite illegittime dal Tar Lombardia”, mancanza di trasparenza, incertezza sull’intera operazione a causa delle scelte assunte, “che potrebbero anche determinare danni e responsabilità in capo alla società e al Comune di Seregno”.
Gli stessi rilievi sono stati mossi all’indirizzo dell’assessore Borgonovo, che di certo la materia e la situazione del gruppo Aeb le conosce molto bene, essendo stato nominato dal Comune di Seregno negli anni nel Consiglio di amministrazione.
Nessuno della minoranza è contrario a un’operazione che garantisca lunga vita all’azienda controllata dal Comune di Seregno, ma tutti i consiglieri a più riprese hanno avuto modo di criticare le modalità, la fretta dell’operazione in pieno periodo Covid, i contenuti degli accordi ritenuti ben poco convenienti per la città, tanto da considerare l’aggregazione con il gruppo A2A non un affare, bensì una svendita.
Oltre a loro, però, “Noi x Seregno”, Forza Italia e Lega bocciano senza alcuna possibilità di appello anche Loredana Bracchitta, la presidente del gruppo Aeb voluta dal sindaco Alberto Rossi per dare una svolta e per gestire questo passaggio delicato. Arrivata la sentenza del Tar, per l’opposizione il giudizio è presto dato: non merita di essere a capo del gruppo Aeb essendo stata cercata per una operazione che, alla fine, non ha superato il giudizio della giustizia amministrativa.