MILANO – Si è accesa anche una rissa tra alcuni giovanissimi, presto sedata dall’intervento dei carabinieri, ieri sera sulla Darsena a Milano, dove centinaia di giovani hanno dato vita ad un ‘rave party’ improvvisato con musica ad alto volume e balli nell’ultimo sabato di ‘zona gialla’, prima del passaggio in ‘arancione’ della Lombardia previsto per lunedì. Alla rissa, come ricostruito al momento dai carabinieri, hanno partecipato almeno una ventina di ragazzi, anche con alcuni lanci di bottiglie, ma non ci sono stati feriti.
Tutto è iniziato attorno alle 21, mentre era in corso il ‘rave party’, e la situazione è tornata tranquilla verso le 23.30. Nel frattempo, comunque, centinaia di giovani hanno continuato a ballare, tra ovvi assembramenti e mascherine abbassate, e le scene sono state documentate da video e foto sui social e molti residenti della zona si sono lamentati. Molte le critiche all’indirizzo del sindaco Beppe Sala.
Lui, però, reagisce attraverso la sua pagina Facebook: “C’erano duecento agenti e rappresentanti delle forze dell’ordine ieri in Darsena. E, che piaccia o no, di più non si poteva metterne, perché la città è grande e va gestita nella sua interezza”.
“Sarebbe stato meglio chiudere nel pomeriggio la Darsena? Ma secondo voi – afferma Sala -, chi stava in giro sarebbe stato a casa o sarebbe andato da qualche altra parte? Di fronte a questi dati di realtà, la maggior parte dei commenti sono sulla mancanza delle forze dell’ordine. Io però sto dalla loro parte, dalla parte di uomini e donne che sono lì a lavorare e non dalla parte di chi non tiene un comportamento adeguato alla grave crisi sanitaria che stiamo attraversando. Anche perché con questa terribile pandemia se non si rispettano le regole poi si paga pegno. Così probabilmente sarà e purtroppo le conseguenze ricadranno su tutta la comunità”.