MONZA – Dopo l’analisi e le proposte sul trasporto pubblico da ripensare intorno alla M5, e sulla stazione ferroviaria da rilanciare, HqMonza prosegue nelle sua attività di stimolo all’amministrazione comunale per ripensare il tema della vivibilità del territorio. Per questo motivo nei giorni scorsi è stato inviato in municipio un documento sul tema mobilità con forte attenzione alla vivibilità. Mentre Milano si riorganizza secondo aree concentriche molto tradizionali, per Monza l’associazione propone un modello innovativo multicentrico, decisamente più adatto ad un futuro smart e green della città. Con Aree Q, Aree S e Aree M così come illustrate nell’allegato che è stato depositato in Comune.
“Una città sostenibile e di qualità – afferma Isabella Tavazzi, portavoce di HqMonza – richiede innanzi tutto di liberarsi dalla mostra del traffico, che a Monza è soffocante. Ridurre il più possibile questi fiumi di auto e riappropriarsi dei quartieri è uno dei pilastri per una rinascita smart e green della nostra Monza”.
“Tutti comprendono che una evoluzione della nostra città è indifferibile – aggiunge l’ingegnere Paola Ghezzi, componente del gruppo di lavoro sulla mobilità istituito dall’associazione -, ma va indirizzata e governata. Sul nodo traffico, con particolare attenzione a quello di mero attraversamento, sono possibili soluzioni che, sfruttando la tecnologia, migliorino la vivibilità per i cittadini senza danneggiare le attività terziarie e commerciali. Una strada da approfondire e percorrere”.