SEVESO – Arriva una brutta notizia dalla sezione monzese dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali): sono morti due dei cuccioli di dogo argentino che erano stati trovati chiusi in un sacco della spazzatura e abbandonati lungo il fiume.
Il ritrovamento era avvenuto giovedì 8. Ad accorgersi dell’abbandono dei cuccioli era stata una cittadina transitando in via Tiziano. Subito aveva avvisato la Polizia locale. Gli agenti si sono calati lungo la sponda recuperato i cani. Li avevano poi portati al Comando, riservando loro acqua e coccole, in attesa dell’arrivo del servizio di zooprofilassi dell’Ats Brianza, che a sua volta li ha poi portati al rifugio monzese dell’Enpa.
Sottoposti immediatamente a visita veterinaria, i piccoli, due femmine e sei maschi di razza dogo argentino di circa 2 mesi e mezzo di età, erano risultati visibilmente denutriti e rachitici e per la loro estrema magrezza dimostravano almeno un mese in meno. “Speriamo che ce la possano fare tutti – si augurava Giorgio Riva, presidente dell’Enpa di Monza e Brianza, arrivato subito al canile dopo aver appreso la notizia del salvataggio –. Probabilmente sono stati alimentati solo con il latte della madre senza nessuna integrazione alimentare, benché dovessero essere già svezzati da un po’”.
Purtroppo non è stato così: due cuccioli, quelli che versavano nelle peggiori condizioni e non pesavano nemmeno un chilo, non ce l’hanno fatta, nonostante tutte le cure prestate da veterinari, volontari e operatori. Gli altri sei godono per il momento di buona salute, ma non sono ancora fuori pericolo, non potendo cominciare, viste le attuali condizioni, una corretta profilassi vaccinale.
Intanto sono state avviate le indagini per riuscire a risalire al responsabile per il quale, se fosse individuato, si profilerebbe l’ipotesi di reato penale di maltrattamento e abbandono di animali.
L’Enpa ha già ricevuto in questi giorni centinaia di mail e messaggi: nonostante le numerosissime richieste di adozione, alcune anche dall’estero, i piccoli non sono per ora in adozione; dovranno completare prima il loro recupero e terminare la profilassi vaccinale. Si tratta di cuccioli di dogo argentino, un cane di taglia grande che da adulto raggiunge i 40-45 chili, nato per la caccia al cinghiale e al puma e quindi forte, coraggioso e potente. Non è un cane di facile gestione se si è inesperti; per questo verranno valutati solo affidi consapevoli dell’impegno che comporta l’adozione di un cane di questa razza.