SEREGNO – Se il buongiorno si vede dal mattino, i comitati di quartiere saranno fonte di polemiche e causa di divisione più che un’utilità per agire meglio sul territorio. Prima ancora di essere istituiti, infatti, hanno fatto litigare per ore i consiglieri comunali durante la seduta consiliare di giovedì sera.
A rendere tutto ancora più paradossale una constatazione: si tratta di un’idea che piace a tutti. Tant’è che la delibera istitutiva di questi nuovi organismi, alla fine è stata approvata con votazione unanime. Tra la presentazione e il voto finale, però, un confronto molto acceso tra maggioranza e minoranza.
La perplessità maggiore è stata sollevata da Ilaria Anna Cerqua (capogruppo di Forza Italia), che ha ricordato come già altre amministrazioni precedenti abbiano lavorato attorno questo progetto, ma ha anche lanciato un avvertimento: “Non diventino apparati politicizzati. Se dev’essere una forma per favorire la partecipazione e per essere più attenti alle necessità dei quartieri, teniamo lontana la politica”. Un tema che ha scaldato molto gli animi, tra diversità di opinione, interpretazioni differenti sulla presenza del sindaco agli incontri, rassicurazioni.
“Sono poi perplessa dal ruolo che attribuite ai giovani – ha aggiunto Cerqua – visto che permettete ai sedicenni di votare i rappresentanti dei comitati di quartiere, ma non consentite agli stessi di farne parte. Anzi, dev’essere proprio l’occasione per avvicinare e fare crescere i più giovani, affinché proseguano il loro percorso in Consiglio comunale”.
Dai banchi della maggioranza, però, respingendo ogni accusa (si è arrivati a litigare anche sul colore scelto per il logo dei vari quartieri), l’opinione è quella di essere arrivati a una svolta epocale. Il concetto di partecipazione, già annunciato durante la campagna elettorale, qui trova la sua piena attuazione. Da capire strada facendo se ci sarà anche la serenità.