GIUSSANO – Un notevole impegno dell’amministrazione comunale per cercare di sostenere il territorio, tra famiglia e attività imprenditoriali, in un momento in cui oltre all’emergenza sanitaria il Covid sta creando anche preoccupazioni economiche. Alla fine, però, sono davvero pochissime le domande pervenute in municipio: a fronte di uno stanziamento di 640mila euro, pertanto, gli uffici di piazza Aldo Moro dovranno sborsare soltanto 155.200 euro. Si tratta di poco più del 24 per cento della somma stanziata e ha davvero dell’incredibile considerato che, tra restrizioni e attività chiuse, non sono poche le persone e le imprese che hanno pagato a caro prezzo questo periodo di crisi.
La fetta più grossa dello stanziamento comunale era destinata alle categorie più penalizzate dai vari decreti finalizzati a contenere la diffusione del Covid: negozianti, artigiani, bar e ristoranti. Per loro erano stati previsti 370mila euro. Del resto tra regole sul distanziamento divieti, di apertura, perfino con la necessità del coprifuoco che ha penalizzato i pubblici esercizi, la situazione è stata per molti addirittura drammatica. Le domande pervenute in municipio, però, sono state soltanto 76. E, considerato che il contributo massimo erogabile per ogni richiedente è di 900 euro, il Comune dovrà sborsare 68.400 euro.
Poco numerose anche le domande presentate dalle imprese del commercio al dettaglio su aree pubbliche (gli ambulanti), che a loro volta sono stati fortemente penalizzati durante l’emergenza. I decreti, a più riprese, hanno portato ad adottare diverse misure nei confronti dei mercati cittadini, dalla sospensione totale alla concessione della possibilità di lavorare soltanto a chi trattava beni di prima necessità. Alla fine, però, soltanto 17 imprenditori hanno deciso di chiedere un aiuto al Comune. Il contributo massimo previsto era di 400 euro, per un totale di 30 mila euro messi a disposizione dalla Giunta comunale. In realtà dal municipio, per questa categoria, sono stati erogati contributi per 6.800 euro.
Infine un’altra forma di aiuto della misura “Giussano riparte” era costituita dal bando a favore dei cittadini residenti che possiedono un immobile nella categoria castale A (con l’esclusione, naturalmente, delle ville e degli appartamenti di pregio) con l’indicazione di un requisito: doveva trattarsi di un immobile che costituisce abitazione non principale e non deve risultare locale. In Comune sono arrivate 160 domande, il singolo contributo non poteva superare i 500 euro. Per questa misura il sindaco Marco Citterio e i suoi assessori avevano previsto di mettere a disposizione 240mila euro, ma dalle casse del Comune usciranno soltanto 80mila euro.