MILANO – “L’audizione di Pedemontana che insiste nell’attribuire alla pandemia i ritardi nell’ambito dell’esecuzione dell’opera è stata surreale. L’unico dato positivo è che va tutto bene, infatti l’opera è bloccata. La società è stata graziata da una proroga fino al mese di agosto 2021 per mantenere i buoni rapporti tra Draghi e Salvini nel governo del dentro tutti”. Così Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia sull’audizione con i vertici di Pedemontana avvenuta ieri mattina al Pirellone.
Per il consigliere regionale, “il Covid non si deve usare come pretesto per lo stop. È chiaro a tutti che così come Intesa è uscita dal capitale di Pedemontana e Brebemi durante la pandemia, ben potevano le Banche fare affari con Regione Lombardia anche durante il Covid. Le banche evidentemente hanno preferito stare alla larga da un’opera di difficile realizzazione e da un committente, Regione Lombardia, in cui la fiducia è al minimo storico”.
“Le rassicurazione sulla bontà del progetto e sull’interesse del sistema finanziario a sostenere questa inutile quanto costosa opera che abbiamo ascoltato in Commissione – conclude Fumagalli – appaiono mera propaganda. Così come il domandarsi se sono possibili varianti all’opera per addolcire la pillola. L’unica variante possibile per noi è eliminare la tratta C e riqualificare l’intera Milano-Meda senza che venga chiesto il pedaggio”.