SEREGNO – “Prima di commentare le sentenze del Consiglio di Stato, ho voluto lasciare un momento di decantazione, necessario per mettere bene in fila quanto abbiamo fatto ma, soprattutto, per tracciare quanto andiamo a fare”. Il sindaco Alberto Rossi prende la parola sulla aggregazione Tra Aeb e A2A dopo la sentenza sfavorevole del Consiglio di Stato.
“È ovvio dire che sono deluso per il pronunciamento del Consiglio di Stato – afferma Rossi -. Prendo atto con rispetto di questa decisione ma anche con amarezza, un’amarezza resa ancora più profonda dalla constatazione di come il giudice amministrativo abbia di fatto ribaltato gli orientamenti che lo avevano mosso solo un anno fa. Ci stiamo attivando per individuare i corretti percorsi giuridici per corrispondere al complesso scenario che i pronunciamenti determinano. Per ora, non escludiamo nulla e non anticipiamo nulla”.
“In questo momento – , mi preme sottolineare una questione importante. L’aggregazione raggiunta apre prospettive straordinarie per la nostra azienda e per la nostra città. Un solo dato: la semestrale ha accertato un miglioramento del margine operativo per un valore complessivo di 4,6 milioni di euro in più rispetto a quanto preventivato.
Noi abbiamo sempre detto, e continuiamo a dirlo, che non esiste un partner industriale che possa apportare ad Aeb un valore aggiunto non solo maggiore ma anche solo semplicemente paragonabile a quello che apporta A2A. Quando diciamo che la proposta di A2A è infungibile, intendiamo questo. In questo caso, procedure di evidenza pubblica andrebbero a cercare quello che semplicemente, nella concretezza, non c’è.
Ripeto: la cosa più importante è dare alla nostra partecipata un percorso di sviluppo importante e coraggioso. Siamo determinati a riuscirci. Se dovessimo riportare AEB alla sua dimensione di due anni fa (una dimensione di limitate prospettive di lungo periodo), non avrà perso questa Amministrazione. Sarà una sconfitta per la nostra città e per il nostro territorio. E di questo è brutto che qualcuno trovi spazio per esultare e fare il tifo contro.